La delibera n.481 del 21 marzo 2008, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania del 14 aprile di questanno, individua, dopo la revisione cartografica dellassetto del litorale delle provincie di Caserta, Napoli e Salerno …
…e il successivo campionamento effettuato nel periodo aprile-settembre 2007 dallArpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania), le zone idonee e non idonee alla balneazione per lanno 2008 ai sensi del Dpr dell 8 giugno 1982 e 470 e successive modifiche ed integrazioni.
La parte del leone la fa certamente la provincia di Napoli con i suoi circa 37 chilometri (36.795 per la precisione) di costa non balneabile, segue Caserta con circa 30 chilometri (29.613) e quindi Salerno con circa 15 chilometri (14.605), in pratica poco più di 81 chilometri dove è meglio non mettere neanche un piede nellacqua. Anzi a voler essere ancora più pignoli nella somma dovrebbero essere aggiunti ulteriori punti non balneabili, perché già ritenuti tali per motivi vari, fatto questo che impoverisce ancor di più, se mai ve ne fosse bisogno, la bontà del nostro mare.
Naturalmente la situazione potrebbe ribaltarsi proprio dalla metà di aprile, allorquando le zone che vorranno ottenere la balneazione potranno richiedere ulteriori prelievi e basteranno due prelievi negativi, o con range al di sotto delle barriere di sicurezza, per dare inizio in quelle spiagge alla balneazione. In modo analogo, nel corso della stagione balneare basteranno altri due prelievi positivi perché la balneazione possa essere immediata sospesa.
Ora in pratica dopo il suo lavoro, la Regione Campania passa la palla ai Comuni competenti territorialmente, ai quali vengono demandate riammissioni ed eventuali chiusure.
Drammatica la situazione lungo la costa casertana, con tratti lunghissimi nei quali attualmente, sempre sulla scorta della citata delibera regionale, non è permessa la balneazione, le indichiamo per chiarezza, indicando per ognuno dei tratti il relativo riferimento del prelievo effettuato dallArpac:
mt. 1693 in comune di Sessa Aurunca da Foce del Garigliano a Lido la Foce (prelievi 1 e 2);
mt. 2173 in comune di Cellole da Lido La Vela (prelievi 10 e 11);
mt. 222 in comune di Sessa Aurunca , S.Limato (prelievo 12);
mt. 4611 in comune di Mondragone, Rose Rosse (prelievo 18), Fiume Savone (19), Papella Stercolilli (20), Villaggio Europa (21)
mt. 1858 in comune di Castelvolturno, Fiume Agnena (prelievo 22), Lido Cristal (23);
mt. 8940 in comune di Castelvolturno, Lido Luise (prelievo 27), Foce Fiume Volturno (28), 1000 metri foce ss. Fiume Volturno (29), Lido Bikini (30), Lido Costa Azzurra (31), Villaggio Agricolo (km. 33,5 prelievo 33), Lido Milanese (34);
mt. 9616 in comune di Castelvolturno, Pineta Mare (prelievo 36), Pineta Mare Km. 37,5 (37), Pineta Mare Km.38,5 (38), Lido Le Ninfe (39), Lido Turistico(40), Lido Favorita (41), Lido Airone (42), Lido Patria (43), Lido Roma (44), Lido Azzurro (45), Lido Sibilla (46).
Sin qui la situazione certificata dallArpac ora la parola passa alle amministrazioni comunali che nel caso specifico per la provincia di Caserta sono i Comuni di Sessa Aurunca, Cellole, Mondragone e Castelvolturno, inutile dire che sarà meglio cominciare a pensare dove andare a fare i nostri bagni.