NAPOLI. Nulla di nuovo emerge dai temi degli alunni dellIstituto Comprensivo Salvo dAcquisto di Napoli.
A dirlo sono i rappresentanti dellAssociazione Studenti Napoletani Contro la Camorra che da anni lavorano nelle scuole della Campania per sensibilizzare i giovani alla lotta non violenta alla camorra. Da anni affermano – denunciamo che troppo spesso i clan vengono visti dai ragazzi come dei validi alleati piuttosto che la principale causa del mancato sviluppo della nostra terra. Bisogna valorizzare le tante realtà positive che operano su questi territori e tentano di dare ai ragazzi modelli positivi di crescita, dichiara Gaia Trunfio, vicepresidente dellassociazione, per la quale, occorre riavviare una battaglia culturale senza quartiere che veda unite gli sforzi delle istituzioni con quelli della società civile. Stiamo concordando con la scuola una data prima della fine dellanno scolastico, probabilmente il prossimo 16 maggio. La camorra aggiunge Andrea Pellegrino, presidente dellassociazione – è sui nostri territori un valido interlocutore per molti ragazzi che troppo spesso non vedono nelle istituzioni e nelle forze dellordine un alleato a cui affidarsi quando si subisce un torto o uningiustizia. Non basta la buona volontà di chi come noi mette tutto il suo impegno in questa lotta ma serve che le istituzioni si aprano ai ragazzi e alle loro istanze. Proprio per avere una fotografia nitida di ciò che i giovani pensano sulla camorra, mercoledì 23 aprile lassociazione presenterà il nuovo questionario anticamorra. Molte saranno le novità di questa ottava edizione che vede tra i partner delliniziativa anche il Ministero delle Politiche Giovanili.