San Nicola, rifiuti: Comune rigetta domande riduzione Tarsu

di Redazione

TarsuSAN NICOLA LA STRADA (Caserta). Con nota (prot. nr. 3909) del 20 marzo 2008, indirizzata allo studio legale Giannico di Caserta, il responsabile del Servizio Ragioneria del Comune di San Nicola La Strada, signor Gioacchino Perrotta, ha rigettato la domanda di riduzione della Tarsu, inoltrata da utenti sannicolesi domiciliati presso lo studio legale.

La domanda, in pratica non è stata accolta per due motivi: il primo è che con delibera consiliare nr. 8 del7 marzo 2006, il comune ha già provveduto ad eliminare il tributo ex Eca (dalla quale prendeva avvio il ricorso), sopprimendo la Tarsu ed istituendo la Tariffa di Igiene Urbana; il secondo è riferito al fatto che l’ente di piazza Municipio assicura di aver sempre assicurato il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per tutto l’anno 2007, “…pur tra mille difficoltà ed ostacoli burocratici dovuti solo ed esclusivamente al Commissario per l’Emergenza Rifiuti”. Dunque, ancora un NO netto e deciso viene dalle stanze dell’amministrazione comunale sannicolese circa le richieste di non pagare, o quanto meno pagare molto meno, per un servizio che i cittadini ritengono di non aver ottenuto. Come si ricorderà, agli inizi del 2008, il dottor Giuseppe Cardone, con la collaborazione gratuita dello studio legale Giannico di via Marchesiello 39 a Caserta, aveva messo in piedi l’assistenza legale gratuita per presentare ricorsi amministrativi e ottenere la riduzione della tassa del 60 per cento, ai sensi dell’art. 59, comma 4, del decreto legislativo nr. 507 del 1993, nonché dell’eliminazione dell’addizionale ex ECA, ai sensi dell’art. 1 del regio decreto nr. 2145 del 30 novembre 1937. A questo proposito, furono diverse centinaia i cittadini di San Nicola La Strada che sottoscrissero il ricorso che venne inviato al sindaco Angelo Antonio Pascariello. “Abbiamo perso una battaglia – ha affermato Cardone, che, fra l’altro, è anche il portavoce cittadino de La Destra – ma vinceremo la guerra. In questi giorni, il mio amico l’avvocato Bruno Giannico, sta inviando a tutti i firmatari della diffida una copia della risposta del comune e la possibilità di proporre ricorso alla Commissione Tributaria avverso il diniego espresso, entro il termine perentorio di 60 giorni dalla data di ricezione della risposta del comune. Se l’accoglimento di questo ricorso appare incerto – ha aggiunto Cardone – in alternativa i singoli cittadini possono intraprendere, sempre tramite lo studio Giannico (avv. Rachelina Conte), un’azione civile innanzi il Giudice di Pace per ottenere il risarcimento dei danni conseguenti agli inadempimenti degli enti preposti alla raccolta dei rifiuti. E sono già molti gli utenti ai quali i Giudici di Pace hanno dato ragione”. Insomma, la battaglia della monnezza continua.

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