CASAPULLA. Prosegue limpegno della Guardia di Finanza di Caserta a contrasto dellevasione fiscale.
I Finanzieri della Compagnia di Caserta hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di una società fittiziamente ubicata a Casapulla, sulla Nazionale Appia, che, in soli due anni di attività, ha sottratto allimposizione elementi positivi di reddito per circa 25 milioni di euro e Iva per 5 milioni di euro. La società in questione, operante perlopiù nel settore della commercializzazione di prodotti tecnologici, acquistava la merce in regime di non imponibilità Iva, in particolare, da Paesi dellUnione Europea e da San Marino e li rivendeva sul territorio nazionale senza lemissione di alcuna documentazione e, dunque, in completa evasione dimposta. Il particolare regime tributario che regola le importazioni di beni dallestero, destinati poi alla rivendita sul territorio nazionale, consente infatti di acquistare senza pagare lIva. Tuttavia, al momento della rivendita degli stessi beni sul territorio nazionale, il venditore dovrebbe applicare tale imposta, versandola allo Stato. Nei casi di frode (che si verificano perlopiù con riguardo a beni del tipo auto, materiale elettronico, carni, ecc.), le società accumulano un forte debito dimposta nei confronti dellErario. La condotta fraudolenta scoperta, ha evidenziato come, al fine di poter praticare sul territorio nazionale prezzi altamente concorrenziali e, quindi, a danno di coloro che lealmente operano nel settore, nonché di evitare le conseguenze derivanti dallillecita condotta posta in essere da un punto di vista penale e amministrativo, era stato posto formalmente a capo della società un soggetto, tale L.G., 49enne napoletano, risultato irreperibile e gravato da numerosi precedenti penali ed erano state istituite scritture contabili assolutamente prive di qualsiasi indicazione (ossia in bianco) circa la movimentazione della merce. Nel complesso, mancava una struttura aziendale che potesse giustificare il passaggio dei prodotti e, quindi, le fisiologiche giacenze dei prodotti da rivendere. Le analitiche investigazioni condotte dai Finanzieri hanno consentito, da una parte, di ricostruire lingente volume daffari prodotto, dallaltra, di individuare leffettivo referente della società verificata, tale S.N., 65enne residente a Caserta, che non aveva, in realtà, mai cessato di esercitare i propri poteri di rappresentanza attiva. Nei traffici della società è stato trovato riscontro anche di unanomala vendita di una partita ingente di cocomeri (oltre 800 tonnellate), provenienti dallEgitto e smerciati sui mercati campani. In ragione della rilevante evasione scoperta, le due persone responsabili sono state denunciate allAutorità Giudiziaria competente.