GRICIGNANO. A distanza di un anno circa dagli esperimenti condotti sul Campanile del Duomo di Aversa, è ora il Campanile della Cattedrale di Capua ad essere oggetto di indagini sperimentali aventi lo scopo di caratterizzarne il comportamento meccanico e dinamico.
Avrà inizio, infatti, il 15 aprile la campagna di prove sperimentali che, anche in questo caso, come per il Campanile del Duomo di Aversa, è stata promossa e coordinata dallingegner Salvatore Froncillo, giovane professionista di Gricignano, e che vedrà coinvolti, oltre che lo stesso ing. Froncillo, anche docenti della Facoltà di Ingegneria della Sun e di Roma Tor Vergata.
Lingegner Froncillo, dopo aver seguito da vicino lo sviluppo di due tesi di laurea riguardanti lo studio del comportamento sotto sisma degli edifici alti in muratura, in cui sono state affrontate le problematiche connesse alla modellazione agli elementi finiti ed al miglioramento del comportamento sismico mediante lutilizzo di Tecniche Avanzate di Protezione dai Terremoti di campanili esistenti (Campanili di Aversa, Capua e Lusciano), è passato alla seconda fase della ricerca consistente, appunto, nella determinazione sperimentale di quei parametri fondamentali del comportamento dinamico degli stessi Campanili, che nella prima fase sono stati ottenuti in seguito allideazione e alla messa a punto di sofisticati modelli matematici.
Le prove che verranno eseguite sul campanile di Capua consisteranno, per lappunto, nellacquisizione delle accelerazioni prodotte sul Campanile dalle cosiddette vibrazioni ambientali (vento, rumori, traffico stradale), a tal fine saranno installati, in corrispondenza di alcuni punti significativi della struttura muraria, altrettanti accelerometri collegati con cavi elettrici ad una centralina di acquisizione dati, i valori delle accelerazioni così ricavati saranno successivamente elaborati con particolari tecniche numeriche fino ad ottenere i parametri dinamici fondamentali (modi di vibrare) della torre in muratura. Contestualmente saranno eseguite prove ultrasoniche miranti, attraverso la misura delle modificazioni della velocità di propagazione delle onde ultrasoniche, alla determinazione delle caratteristiche meccaniche (resistenza, compressibilità, etc..) e di tessitura della muratura, al fine di poter conoscere nel dettaglio lorganizzazione spaziale dei conci murari, infatti, la presenza di eventuali fratture o cavità possano far discostare la risposta dinamica del campanile da quella prevista dagli studi teorici. I risultati delle prove serviranno alla validazione ed alla messa a punto dei modelli di calcolo e delle metodologie di progetto degli interventi di miglioramento sismico degli edifici alti in muratura mediante lutilizzo di moderni dispositivi antisismici.
Lo stesso ingegner Froncillo ha già inoltrato richiesta per avere lautorizzazione ad eseguire le medesime prove anche sul Campanile della chiesa di S. Maria dellAssunta di Lusciano. La scelta delling. Froncillo di indagare sulla risposta sismica dei campanili di Aversa, Capua e Lusciano non è casuale ma è il risultato della precisa volontà di mettere a confronto tre diverse geometrie strutturali di campanili in muratura, infatti, il Campanile di Capua è alquanto disomogeneo, rispetto agli altri due ha la particolarità di essere costituito per i primi due piani da pietre calcaree e per altri due da muratura listata di tufo, mentre il campanile di Lusciano risulta essere molto più snello degli altri, quello di Aversa, invece, è molto più massiccio.
Lattenzione rivolta agli edifici alti in muratura è giustificata dal fatto che essi sono presenti in gran numero sul nostro territorio nazionale, più che in qualunque altra nazione al mondo, ma anche perché, come è facile intuire, essi hanno una elevata vulnerabilità sismica. Lidea di poter ricorrere a moderne tecniche antisimiche per migliorare la resistenza ai terremoti dei campanili in muratura nasce dal fatto che queste tecniche sono totalmente reversibili, contrariamente a quello che accade quando si fa ricorso ad interventi tradizionali (perforazioni armate, solette armate, etc.), nel senso che questi dispositivipossono essere disinstallati in qualsiasi momento si voglia senza lasciare traccia alcuna della loro precedente presenza, la qual cosa sarebbe molto difficilese la si volesse attuare con uno degli interventi tradizionali. E ben nota lavversione che le Soprintendenze ai Beni Culturali hanno per tutto quanto di nuovo venga inserito in maniera irreversibile in una costruzione con caratteristiche monumentali.
Lo studio condotto dallingegner Froncillo, consulente per la ricerca presso il dipartimento di Ingegneria Civile della Seconda Università di Napoli nel campo delle Tecniche Avanzate di Protezione Sismica, si inserisce nellambito di programmi di ricerca finanziati dalla comunità europea e coordinati a livello locale dal professor ingegner
Esempi di applicazione di dispositivi antisismici a edifici monumentali li troviamo nella Chiesa di San Giovanni Battista in Carife (Avellino) e nella Basilica di San Francesco di Assisi, come si nota dalle foto.