ROMA. Hanno tenuto con il fiato sospeso fino a tarda sera, ma non si sono ancora concluse le elezioni a sindaco di Roma.
Le percentuali si sono fermate al 40% per Gianni Alemanno ed al 45% per Francesco Rutelli andando, così, al ballottaggio poiché non è stato raggiunto il quorum. La sfida riparte e il popolo romano andrà, nuovamente, alle urne tra dieci giorni. I due candidati si dicono, comunque, soddisfatti dei risultati ottenuti. Rutelli ha affermato: Fra me e lui c’è una distanza di 84mila voti, in pratica una città. Abbiamo vinto in dieci municipi. In tutti gli altri siamo in vantaggio a eccezione del XX, dove comunque non era mai accaduto che il centrodestra non vincesse al primo turno. Nel 1993, quando ero in competizione con Fini, al primo turno ottenni 65mila voti in più. E lo stesso accadde nel 2001 a Veltroni contro Tajani, con 64mila voti di distanza. Sono sempre stato consapevole, e ho decine di testimoni che possono confermarlo, dell’estrema difficoltà di vincere al primo turno. – afferma Rutelli – E poi nonostante la vittoria elettorale del Pdl Roma spicca in senso positivo sia per i risultati delle politiche che delle comunali e delle provinciali, la battaglia nazionale ha messo in secondo piano la sfida per il governo della città e la presenza di 14 candidati, fra cui segretari di partito, parlamentari e leader nazionali, ha provocato una grande dispersione del voto. Consiglio a Gianni Alemanno di farsi dare ‘sto ministero di cui si parla, così risparmia un turno. Daltro canto Alemanno ha dichiarato: E inutile nascondere la soddisfazione per i risultati del primo turno che arrivano dopo una lunga corsa. Il mio ringraziamento va agli elettori che hanno giudicato fuori dagli schemi, dando a me un risultato superiore rispetto a quello delle liste che mi sostenevano. La gente non ha ascoltato alcune schematizzazioni rozze e il tentativo di demonizzare la mia candidatura con le foto di Tremonti, Bossi e me. Spero – ha continuato – che la sinistra non cada nel complesso di superiorità secondo il quale noi siamo subumani che vogliono portare Roma indietro. Mi auguro – ha aggiunto – che stavolta Rutelli non sfugga al confronto visto che peraltro il tentativo di sfuggire al faccia a faccia non lo ha premiato. Da oggi mi rivolgerò a Mentana, Vespa e Floris perché ci possa essere dato uno spazio, perché in politica c’è bisogno di parlarsi di persona e non a distanza. Mi auguro che gli incontri con Rutelli siano numerosi e che si facciano in tv così da poter parlare a tutti i cittadini. La sfida al Campidoglio si fa sempre più accesa, lappuntamento è per il 27/28 aprile.