Registriamo laumento costante dei prezzi di alcuni beni, quali: pane, latte, pasta, frutta, fette biscottate, yogurt, formaggi, benzina e gasolio.
Inoltre, i cittadini non possono difendersi dallaumento delle bollette per i tributi e tasse locali. A fianco a questi aumenti bisogna registrare quelli delle assicurazioni per auto e moto e conto correnti bancari. Le associazioni dei Consumatori hanno calcolato che una famiglia media spende 7.635 euro in più rispetto a 6 anni fa, e che il potere di acquisto dei salari, stipendi e delle pensioni è fermo al 2000.
A cosa sono dovute questi aumenti che rendono i percettori di reddito fisso: operai, impiegati, pensionati più poveri? Essenzialmente ad alcune motivazioni: Laumento della richiesta di beni di prima necessità da parte di milioni di persone; laumento del prezzo del petrolio; speculazione in atto sul mercato mondiale.
A questi elementi generali e mondiali bisogna aggiungere il fatto che in Italia esiste una filiera distributiva lunga, dispendiosa ,improduttiva e che fa aumentare, ancora di più, i prezzi. Una struttura politica sempre più costosa. Per questo è necessario: intervenire rapidamente con sgravi fiscali su salari, stipendi e pensioni; ridurre le articolazioni politiche-istituzionali: riduzione dei parlamentari, riduzione degli stipendi, riduzione delle articolazioni istituzionali con labolizione delle amministrazioni provinciali; Intervenire sui mercati mondiali per una migliore regolamentazione; intervenire sulla filiera distributiva per renderla meno dispendiosa e improduttiva.