AMBURGO. Buone notizie da Amburgo, dove, nel laboratorio Eurofins, si effettuano le analisi sui campioni di latte prelevati dai caseifici della Campania per accertare il livello di diossina.
Dopo i 17 di martedì scorso, ieri sono giunti altri 46 risultati negativi, che attestano il grado nella norma della diossina nel latte di bufala campana. Una notizia che consentirà lo sblocco di almeno 130 allevamenti che erano stati sequestrati in via cautelativa. Dal ministro della Salute si rileva che tutti i prodotti derivati dal latte di bufala campana siano in regola con le norme sulla diossina. Dalla provincia di Caserta, regno del cosiddetto oro bianco, lonorevole Domenico Zinzi dellUdc commenta: I risultati delle analisi finora scaturiti hanno dimostrato che, sostanzialmente, si poteva evitare tanto allarmismo contro la mozzarella della Campania. La produzione del latte di bufala è il cuore di un sistema produttivo intorno al quale si sviluppano legittimi interessi per cui lenfatizzazione di pur responsabili preoccupazioni si risolve soltanto in un gravissimo danno per quanti, da intere generazioni, lavorano con passione, professionalità e sacrificio in un settore portante delleconomia campana. Lauspicio è che per i trecento allevatori delle province di Napoli, di Caserta e di Avellino ancora in attesa giunga quanto prima il responso delle analisi dalle quali dipenderanno le prospettive della ripresa produttiva. Ad ogni modo ha concluso Zinzi la preoccupazione del Legislatore e del Governo dovrà concentrarsi sulle condizioni dellambiente e sulla sua salvaguardia da ogni causa inquinante che vada ad interagire sul ciclo alimentare, agendo in via preventiva, astratta e generalizzata, con particolare riguardo alle fonti nutrizionali anche oltre i limiti regionali e nazionali.