La Corte di Giustizia dell”Unione Europea ha condannato oggi l”Italia per aver violato la direttivacomunitaria sulle discariche e la gestione dei rifiuti. Nel mirino della Commissione Europea, che si era rivolta alla Corte, i decreti attuativi della direttiva europea sulle discariche, 1999/31, varati nel 2003 e nel 2005.
Secondo l”esecutivo europeo, il decreto legislativo di applicazione della norma comunitaria violava alcuni articoli della stessa direttiva che definisce la nozione di rifiuti e di discariche. La direttiva prevede che gli Stati elaborino una strategia nazionale per la riduzione dei rifiuti, stabilisce regole sui costi dello smaltimento, stabilisce la procedura di autorizzazione di nuove discariche e sottopone quelle preesistenti a misure particolari. La stessa, inoltre, definisce le nozioni di rifiuti e di discariche e prevede che gli Stati membri elaborino una strategia nazionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili, stabilisce regole riguardanti i costi dello smaltimento dei rifiuti, prevede la procedura di autorizzazione di nuove discariche e sottopone quelle preesistenti a misure particolari. La Commissione ha accusato l”Italia di aver applicato la direttiva tardivamente e, così facendo, di non averla applicata bene. Nelconfermarele obiezionidi Bruxelles, il Tribunale del Lussemburgo hacondannatol”Italiaalle spese.