Rifondazione, dopo Bertinotti lascia anche Giordano

di Redazione

Franco Giordano ROMA. Dopo Fausto Bertinotti tocca a Franco Giordano presentare le proprie dimissioni. Da quanto riferito dalle agenzie, è pronto a presentarsi dimissionario al comitato politico di Rifondazione Comunista, in agenda sabato e domenica prossimi. E con lui l’intera segreteria del partito.

Una scelta, questa, ritenuta dai più obbligata vista la debacle elettorale della Sinistra Arcobaleno, forza politica extraparlamentare. Una decisione ovvia dopo la convocazione del congresso straordinario che si terrà a luglio, quando sarà scelto un nuovo leader, volto della nuova politica del partito. Potrebbe essere il ministro uscente della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, che però potrebbe giocarsi la partita con il governatore della Puglia Nichi Vendola. Due modi diversi di vedere il futuro del gruppo politico, due concezioni differenti sulla formazione del partito: da una parte il ritorno alle origini, compresa la riappropriazione del simbolo storico della falce e martello (che rappresenta più che una rappresentazione figurativa), dall’altra la preferenza per la Cosa Rossa.

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