ROMA. Un voto non per Alemanno ma contro la Sinistra. E la filosofia politica di Francesco Storace, leader de La Destra, che, dopo il diniego dei giorni scorsi, rende noto che il suo partito appoggerà il candidato del Pdl al Campidoglio.
Ai romani chiederemo di andare a votare contro la sinistra, perché ci sono tutte le possibilità di strapparle il governo della città, afferma Storace. Intanto, Alemanno assicura: Tra me e Storace non cè un accordo sotto banco. Apprezzo la sua scelta di votare contro il centrosinistra perché è un segnale che supera divisioni e risentimenti a livello nazionale. La sinistra demonizzando Storace gli ha dato uno stimolo in più per compiere questa scelta. Per il candidato del Pd, Francesco Rutelli ora i giochi sono chiari. La destra continua il vicepremier uscente – che si candida a governare Roma sta manifestando tutti i suoi tratti, che una volta erano chiamati fascisti, poi missini. Storace ha dato il suo appoggio ufficiale. Alemanno ha dimostrato di non avere la forza per contrastare la destra. Per noi essere diversi dalla destra vuol dire invece coinvolgere la città. E attacca rievocando il Laziogate: Non cè un caso di corruzione nella città di Roma da quando cè unamministrazione di centrosinistra. Loro, appena hanno avuto il governo della Regione, sono stati indagati per corruzioni gravissime: hanno speculato sulla salute con delle tangenti.
Anche Massimo DAlema, durante la visita con Rutelli al mercato del quartiere Trionfale, interviene su questa campagna elettorale: La scelta per i romani, ora, è se andare avanti o fare un balzo allindietro. Se vincesse la destra sarebbe mortificante sia per la vita politica che per la stessa città di Roma, anche perché, con il contributo della Lega, hanno condotto una campagna per le Politiche contro la capitale. Occorre invece dare continuità alla politica di buon governo, affidare la città a una persona in grado di proseguire questa azione amministrativa e mantenere un equilibrio.
Intanto, il Sinacc (Sindacato Nazionale Carabinieri in congedo), in una denuncia girata anche alla procura militare di Roma, accusa il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Vittorio Tomasone, di aver violato violando la normativa militare consentendo ad Alemanno di svolgere campagna elettorale allinterno della sua caserma, lunedì scorso, nella sede del comando provinciale di Piazza San Lorenzo in Lucina, dove il candidato del Pdl ha incontrato i rappresentanti sindacali dellArma di Roma.
Si infiamma, poi, il botta e risposta tra Storace e la Comunità ebraica. Lex governatore del Lazio ha preteso le scuse per la vergognosa campagna fatta contro di noi. Non sono antisemita e non lo è il mio partito. La smettessero di farsi strumentalizzare dalla sinistra. Ma per il suo presidente Riccardo Pacifici, la Comunità ebraica non ha nulla di cui scusarsi: Nessuno ha mai dichiarato che sia un antisemita. Abbiamo invece posto un problema di valore legato ad una campagna elettorale della Santanchè nella quale si è sostenuto che il fascismo non è un pezzo della storia da dover condannare e su questo a 70 anni dalle leggi razziali non abbiamo nulla, ripeto da dover chiedere scusa. Storace si faccia un esame di coscienza. Ora basta – conclude Pacifici – non vogliamo entrare nelle questioni politiche e in una campagna elettorale fin troppo tesa.