TERNI. Un altro incidente mortale alla Thyssenkrupp, stavolta nello stabilimento di Terni. Umberto Aloe, 59 anni, originario di Napoli, dipendente di una ditta esterna, è stato colpito dal braccio meccanico di un escavatore, che lo ha ucciso.
Una nuova tragedia che ripropone la questione della sicurezza dei lavoratori negli impianti siderurgici. La siderurgia si conferma, infatti, come uno dei settori in cui i pericoli, anche mortali, per i lavoratori risultano maggiori. Appare ormai chiaro che la questione degli infortuni e degli incidenti mortali sul lavoro non si risolverà fino a quando ci si limiterà ai comunicati di circostanza o a semplici dichiarazioni di buona volontà da parte delle imprese. Quello che serve è il rispetto rigoroso delle leggi e delle prescrizioni. E necessario applicare con determinazione e decisioni le misure previste ed irrorare eventualmente le sanzioni e le pene previste dal recente Testo unico varato dal Governo. E necessario, inoltre, aumentare lattenzione verso i rischi derivanti dal lavoro sia da parte del Sindacato quanto da parte delle Autorità, dei servizi ispettivi e di quanti sono tenuti al controllo del rispetto delle leggi . La ThyssenKrupp, coinvolta in un nuovo infortunio mortale, deve fare il massimo sforzo per il rispetto assoluto tanto delle norme di legge vigenti, quanto degli impegni assunti con la firma del recente Patto per la sicurezza.