SANTARPINO. Come tutti i cittadini stanno constatando in queste ore, fra le fila della fantomatica lista del Partito Democratico che sostiene Savoia è esploso un certo nervosismo. Lo afferma il candidato sindaco di Alleanza Democratica, Eugenio Di Santo.
Un nervosismo che per il sindaco uscente e i suoi fidati collaboratori sta raggiungendo vette impensabili e che lo porta a fare gesti sconsiderati come minacciare i cittadini. Il motivo di questa ira irrefrenabile sta nel fatto che ormai Savoia e soci non hanno più speranze: martedì 15 Aprile faranno le valige perché il responso elettorale sarà chiaro Alleanza Democratica stravincerà le elezioni.
Il comizio di Di Santo (06.04.08) |
Come per coloro che ci hanno governato dal 2003 siamo agli ultimi giorni di Pompei. continua Di Santo – Come dimostra inequivocabilmente un sondaggio commissionato dal sottoscritto nelle settimane addietro ad una nota società nazionale specializzata in rilevamenti demoscopici, Alleanza Democratica alla fine del mese scorso era al 65% delle preferenze. Questi dati ovviamente sono variati negli giorni e hanno fatto registrare un ulteriore incremento per la nostra lista che è ormai a tutti gli effetti la lista dei santarpinesi. Di fronte a questa disfatta senza precedenti Savoia e company navigano a vista passando dalle promesse più impensabili, alle accuse più fantasiose, mentre negli ultimi giorni paiono aver fatto anche ricorso a diverse minacce ai cittadini, dicendo che se non avessero votato il fantomatico Pd non avrebbero più avuto alcunché dal Comune. Essendo alla disperazione stanno facendo querele su querele a diversi componenti della nostra formazione e a nostri collaboratori. Nelle settimane scorse si sono, inoltre, lanciati in una vergognosa campagna contro Rosa DellAversana la ragazza che il 16 marzo presentò in Piazza Umberto I i candidati consiglieri di Alleanza Democratica. Hanno offeso una ragazza seria, laureata e preparata per il solo fatto solo per aver accettato, gratuitamente, il nostro invito a darci una mano. Una vergogna. Ribadisco la mia stima e vicinanza a Rosa.
È chiaro – conclude Di Santo – che questi atteggiamenti sconsiderati sono frutto di chi è sullorlo di una crisi di nervi perché sa che tra qualche giorno il proprio albero della cuccagna sarà abbattuto e i fratelli Savoia, Maisto e tutti i loro servi non saranno altro che un triste ricordo per i santarpinesi.