“Savoia all”inizio era un povero emigrante!”

di Redazione

Eugenio Di Santo SANT’ARPINO. “Ve la racconto io la vera storia di Savoia”. In un volantino, il candidato sindaco Eugenio Di Santo lancia un attacco diretto al suo avversario e sindaco uscente Giuseppe Savoia.

Dopo il vergognoso attacco contenuto in un volantino distribuito sabato 5 aprile 2008, intervengo per dare le risposte che merita al sindaco uscente Savoia. Sempre per restare nello scherzo e nella metafora voglio raccontarvi la vera storia del giovane ingegnere Giuseppe Savoia. Agli inizi degli anni Novanta fu assunto come geometra sul comune, ma dopo pochi mesi fu costretto alle dimissioni perché in una lite con un assessore dichiarò che era lì per tutelare gli interessi dello studio DE.MA. Nel 1994 era dipendente delle Ferrovie dello Stato e prestava servizio a Savona e per questo si candidò alle elezioni amministrative che si tenevano in quello stesso anno.

È stato colui che ha dato l’esempio a tante persone che oggi lui stesso si permette il lusso di accusare, che fra le altre cose ha anche nella lista del Partito Democratico, tanto per fare qualche nome Gennaro Cinquegrana e Antonio Di Santillo. Eletto in quelle elezioni nella lista “Progressisti e Popolari Atellani” fu nominato assessore ai lavori pubblici e urbanistica. Mai sciagura peggiore ci fu per le casse del Comune di Sant’Arpino che per nove anni sono state costrette a pagare l’indennità di carica e lo stipendio alle Ferrovie con l’aggiunta di tutte le tasse collegate, per un cifra pari a circa 500.000 Euro.

Nel frattempo, grazie alla carica ricoperta è andato a lavorare nelle Ferrovie pochissimi giorni, alla faccia della sua vantata moralità uscita fuori solo in queste ore. Le Ferrovie stanche delle sue assenze lo hanno trasferito da Savona a Napoli con la speranza di vederlo qualche giorno sul posto di lavoro. MA TUTTO E’ STATO VANO!!! Nel 2003 la situazione è peggiorata perché il nostro giovane aspirante ferroviere è stato addirittura eletto sindaco.

UNA VERA CATASTROFE PER LE CASSE COMUNALI!!! Perché oltre a percepire per intera l’indennità di carica il Comune ha continuato a pagare per 5 anni il suo stipendio con annessi e connessi alle Ferrovie dello Stato. Altri 5 anni, ALTRE DIVERSE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO SBORSATE DALLA COLLETTIVITA’!!!

Tutto questo senza mettere nel conto segretarie, portavoci, autisti e via dicendo. Ma la sua permanenza sul Comune ha avuto quale effetto neanche troppo riflesso l’incremento del fatturato del cosiddetto studio DE.MA. Incarichi a pioggia sono piovuti su amici, parenti, collaboratori e tecnici collegati, gente che nel 1994 era appena laureata e non aveva un lavoro stabile, adesso dopo 14 anni di amministrazione dove Savoia ha svolto un ruolo di primo piano ha cambiato completamente posizione economica e sociale. Per confermare tutto questo basterebbe controllare la dichiarazione dei redditi e lo stato patrimoniale di Savoia nel 1994 e confrontarlo con quelli di oggi.

Stesso discorso vale per i suoi parenti, a cominciare dal fratello, e dalla sua cerchia di amici. A differenza dello scrivente e della sua famiglia che non hanno nessun terreno e nessun interesse a Sant’Arpino, Savoia e la sua lista hanno interessi sparsi in ogni angolo del territorio comunale. Perché il sindaco non pubblica l’elenco di tutti i proprietari della zona 167 e delle zone standard di Sant’Arpino? Sarebbe l’occasione giusta per farsi 4 risate, e scoprire che fra di loro ci sono tanti amici, parenti e soprattutto candidati.

Ovviamente io ho scritto queste cose per sdrammatizzare e per raccontare la storia di un povero emigrante con le pezze sul sedere che nel giro di pochi anni è diventato una persona di potere e con una considerevole posizione economica”.

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