SANTARPINO. Di Santo in overdose di dichiarazioni finisce, ormai, con il confondere tutto e non solo smentisce i suoi ma ancora una volta se stesso. Lo afferma in una nota il sindaco uscente Giuseppe Savoia.
Dopo aver sostenuto continua il candidato sindaco del Pd – per quasi tutta la campagna elettorale che eravamo bugiardi circa la realizzazione di ben quattro strategiche opera per lo sviluppo di SantArpino, ora ammette che ci sono ma che il merito è della Giunta DellAversana. Per noi potrebbe essere già sufficiente tale riconoscimento perché in tale Giunta ceravamo e non per scaldare la sedia. Ma adesso a me preme sottolineare la totale confusione in cui si trova il candidato di Alleanza Democratica. Mi chiede delle risposte che ha già avuto, pubblicate anche su questo sito, e non ho difficoltà a ridargliele. Prima risposta: è esattamente quello che ho fatto, rispettare la normativa e lopuscolo chiamato in causa Passo dopo Passo è unicamente comunicazione istituzionale informale che privilegia la trasparenza amministrativa e il diritto allinformazione dei cittadini. Si tratta di un opuscolo come affermato da Elpidio Iorio – che non vuole essere solo un resoconto dei provvedimenti di natura amministrativa adottati e degli obiettivi raggiunti, ma vuole assolvere limpegno di rendere edotti i cittadini, di informarli e di rendere trasparente lattività dellente locale. Dica piuttosto Di Santo se è stata da loro rispettata la normativa sulla propaganda elettorale, sistematicamente violata fin dallinizio, e se il contenuto del verbale sottoscritto dal candidato Spanò, per Alleanza Democratica e dal candidato Di Monte, per il Partito Democratico, è stato da loro osservato, specialmente nella parte che recita i presenti convengono che sarà tassativamente applicata tutta la normativa e circolari in materia e si impegnano ad informare tutti i candidati. Tutti i santarpinesi possono testimoniare come sono andate le cose: da parte nostra, tranne pochi casi iniziali subito rientrati, massimo rispetto dellimpegno assunto; da parte loro si sono invasi perfino balconi e finestre di propaganda elettorale e hanno violato continuamente spazi e norme ancora fino a questa sera. E per non parlare dei comitati elettorali, tutti aperti senza alcuna autorizzazioni in violazione della legge elettorale. Infine i finti mezzi mobili che sostano in maniera fissa e continuata davanti ad un particolare comitato elettorale. Seconda risposta: ho provveduto a querelare il Di Santo per diffamazione grave a mezzo stampa e sulla questione ha ampiamente detto il presidente della Ecoatellano Multiservizi srl nella nota inviata al candidato Di Santo, ad altri destinatari e pubblicata anche sul sito Pupia.