GIUGLIANO (Napoli). La città è attonita dopo la raffica di arresti eseguiti nei giorni scorsi dagli agenti del Commissariato di Polizia di Giugliano a seguito di una ordinanza emessa dalla Direzione Antimafia della Procura Di Napoli.
Si tratta di circa 40 persone tra tecnici comunali imprenditori e vigili urbani che sono finiti in manette, più un numero di indagati a piede libero. Lindagine sarebbe partita a seguito di una denuncia fatta da una donna nei confronti di un vigile urbano per minacce. Intimidazioni che sono arrivate, sempre secondo la denuncia, fino alla richiesta di prestazioni sessuali alla donna in cambio di un atteggiamento più morbido durante alcuni controlli antiabusivismo. Ma, scoperchiando la pentola, gli inquirenti avrebbero trovato ben altro: Un sistema endemico e generalizzato di collusioni e corruzioni tra settori del mondo dellimprenditoria edilizia e numerosi pubblici ufficiali, nella rete anche alcuni funzionari dellUfficio tecnico del comune di Giugliano a cui erano affidati i compiti di controllo delle attività urbanistiche sul territorio e di contrasto al fenomeno dellabusivismo edilizio. Secondo laccusa alcuni agenti della Polizia Municipale di Giugliano si prestavano, in cambio di somme di denaro, nel ritardare controlli e compiendo atti omissori di cui beneficiavano diversi imprenditori locali che in questo modo avevano vita facile nel portare avanti la loro attività senza il peso di dover rispettare regole molto strette. La connivenza di alcuni funzionari dellufficio tecnico faceva il resto. Le indagini portate avanti dal locale commissariato di Polizia dalla Procura di Napoli e dalla Direzione Distrettuale Antimafia è partita gradualmente ed è durata diversi anni, i fatti contestati infatti, si riferiscono al 2004 2005. Lattività investigativa si è servita soprattutto di intercettazioni accompagnato da un servizio di osservazione e poi infine verificando carte e documenti. Il territorio vastissimo del comune di Giugliano la difficoltà di tenere sotto controllo unarea che è seconda solo alla città di Napoli dove la pratica dellabuso edilizio di piccole grandi dimensioni è diventato negli ultimi anni un vero e proprio affare soprattutto per chi poteva contare su connivenze e omissioni.