Libano la Brigata “Garibaldi” subentra alla Brigata “Ariete”

di Redazione

Generale Iannuccelli e Generale RuggieroCASERTA. Cambio di guardia per l’area di responsabilità nel sud del Libano posta sotto comando dell’Italian Joint Task Force.

Con una solenne cerimonia, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Libano il dottor Gabriele Checchia, del Comandante del Vertice Operativo Interforze Gen.C.A. Giuseppe Valotto e del Comandante di UNIFIL Gen.D. Claudio Graziano, delle autorità civili, religiose e militari locali si è proceduti al trasferimento di autorità del Sector West tra la 132^ Brigata Corazzata Ariete, comandata dal Gen.B. Paolo Ruggiero e la Brigata Bersaglieri Garibaldi, al comando del Gen.B. Vincenzo Iannuccelli. Per oltre 7 mesi l’Ariete ha operato in ossequio alle Risoluzioni n°1701 e 1773 delle Nazioni Unite, che prevedono l’impiego di una forza internazionale di interposizione per il rispetto e il consolidamento della tregua siglata tra Israele e Libano all’indomani del conflitto dell’estate 2006. Il Contingente nazionale, composto da circa 2300 militari, costituisce la Joint Task Force “Lebanon”- Sector West, nella quale sono inquadrati anche i contributi militari di Francia, Ghana, Corea del Sud e Slovenia, per un totale complessivo di oltre 4mila uomini e donne. Il contesto operativo ove sarà impiegata la Garibaldi è caratterizzato da un’area di responsabilità ampia 800 chilometri quadrati,compresa tra il fiume Litani e il confine con Israele, ove sono presenti 107 municipalità, nella maggioranza dei casi rette da Amministrazioni espressioni dei partiti sciiti Amal ed Hezbollah, con circa 400mila abitanti, di religione prevalentemente musulmana. I militari italiani contribuiscono a garantire la sicurezza nell’area e favorire le condizioni per la ricrescita dello sviluppo sociale attraverso numerose attività operative e di sostegno umanitario alla popolazione, operando a stretto contatto ed in supporto alle Forze Armate Libanesi (LAF). Intense sono le attività anche nel settore della Cooperazione Civile-Militare, a sostegno della comunità locale, per assicurare aiuti umanitari e di prima necessità alla popolazione, in diversificati campi di intervento.

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