Camorra: ecco gli arrestati. La moglie di Iovine sfugge alla cattura

di Antonio Taglialatela

Antonio Iovine - Michele ZagariaCASERTA. Enrichetta Avallone, moglie del superboss latitante Antonio Iovine, è riuscita a sfuggire agli arresti operati stamani dai carabinieri del comando provinciale di Caserta nei confronti del clan camorristico dei casalesi, relativamente ad entrambe le fazioni capeggiate da Iovine e Michele Zagaria.

La 38enne è tra i destinatari delle 53 ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Napoli. Tra le altre donne coinvolte, Rosa De Novellis, vedova di Carmine Iovine, fratello di Antonio, ucciso in un agguato alcuni anni fa, ed Elisa De Luca, 41 anni, con compiti marginali all’interno dell’organizzazione. Avallone e De Novellis sono accusate di aver favorito la latitanza di Antonio Iovine, detto ‘O Ninno, e di aver riciclato proventi illeciti, anche con fittizie intestazioni di beni.

In manette anche il fratello di Iovine, Giuseppe, di 53 anni, un figlio del defunto fratello Carmine e della De Novellis, Oreste Iovine, e il fedelissimo del superlatitante Pasquale Gianluca Pagano. Arrestato, ricordiamo, anche il segretario della Cancelleria della Procura generale della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Orefice, il quale, stando alle indagini, sarebbe stato aiutato da un boss durante la sua candidatura alle provinciali del 2005.

Per il coordinatore della Dda di Napoli Franco Roberti è “la risposta dello Stato alla escalation di violenza posta in essere dal clan”, anche alla luce degli ultimi fatti di sangue che hanno interessato la provincia di Caserta, come gli omicidi di Umberto Bidognetti, padre del collaboratore di giustizia Domenico, a Cancello Arnone, e dell’imprenditore Domenico Noviello, a Castelvolturno, e dell’incendio alla fabbrica di materassi dell’imprenditore Pietro Russo, presidente dell’associazione provinciale anti-racket.

Gli altri arrestati: Silvio Cecoro, Antonio Cecoro, Raffaele Garofalo, Nicola Martinelli, Vincenzo Andreozzi, Massimiliano Grassi, Antonio Pagano, Alessandro Di Rosa, Tommaso Mangiacapra, Luigi Di Bello, Daniele Raffaele Cecoro, Francesco Chiacchio, Paolo Bianco, Giacomo Capoluongo, Salvatore Diana, Marcellino Baracca, Luciano Grasso, Giordano Arbolino, Luigi Di Grazia, Antonio Di Martino, Andrea Garofalo, Armando Di Chiara, Nicola Della Corte, Vincenzo De Pascale, Giuseppe Di Chiara, Francesco Cantile, Raffaele Lanza, Bruno Sicurezza, Vincenzo Della Volpe, Gianfranco Maddalena, Giancarlo Pirozzi, Antonio Terzo. Sette, invece, le persone sfuggite alla cattura.

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