AVERSA. Hanno occupato senza tregua la casa comunale, a turni, i 25 interinali del consorzio GeoEco, dormendo sulle sedie e sul pavimento dellatrio.
Vogliono una sola cosa: il lavoro costituzionalmente garantito. Sono mesi che attendono unassunzione, più volte promessa ma mai concretizzata. Eppure basterebbe davvero poco. Basterebbe che il comune di Aversa facesse finalmente partire la raccolta differenziata, quella porta a porta, assumendo questi lavoratori come operatori impegnati nellavvio del nuovo servizio. Funziona in questo modo: il comune ha stanziato in bilancio dei fondi, derivanti anche da un aumento della Tarsu, che serviranno per incentivare la differenziata. Allora questi soldi verrebbero concessi al GeoEco per assumere i nuovi operatori destinati allo specifico servizio. Ma il comune non fa partire la differenziata e, quindi, loro sono fermi al palo, intanto occupano la casa comunale ad oltranza in attesa di risposte. Ma in questo quadro generale non mancano note di colore. E il caso di un impavido sindacalista della Cisl, che stamattina, invece di essere solidale, come lavoratore e come sindacalista, al gruppo di manifestanti, si è prontamente recato dalla segretaria generale Anna Di Ronza per esplicitare le paure per la sua incolumità personale, nonostante i manifestanti sostassero pacificamente in una delle stanze comunali. Incolumità personale, neanche se venti persone, tra cui alcune donne, potessero equivalere ad unorda di barbari scesi a conquistare la terra normanna. Caro sindacalista, suvvia, in fin dei conti lei, dipendente comunale, un posto ce lha, allora diamo voce e spazio anche a chi quel lavoro lo vorrebbe per dare una speranza al proprio futuro!