AVERSA. Un libro forte, diretto, senza orpelli: così si potrebbe definire il coraggioso reportage narrativo di Sergio Nazzaro, Io, per fortuna cho la camorra, pubblicato da Fazi Editore.
Lautore, giornalista originario di Mondragone, racconta il volto meno noto della criminalità campana, ma anche il più feroce: quello che si nutre dellinterramento dei rifiuti, dello sfruttamento delle cave, della speculazione edilizia selvaggia che ha divorato il litorale e lentroterra casertano, spazzando via ogni ostacolo con i metodi più brutali. Ma il libro di Nazzaro è anche unappassionata invettiva contro i silenzi, le omertà, le connivenze che hanno nutrito il mostro: un grido di rabbia e un atto damore che traspaiano continuamente nella prosa asciutta di queste pagine. Sabato 28 giugno, alle ore 17, lautore incontrerà i suoi lettori presso il Caffè letterario Antico Palazzo, per raccontare questi lunghi mesi in cui il libro ha provocato le coscienze. Ne parleranno con lui Paolo Graziano e Carmen Granito, giornalisti di Fresco di Stampa.