AVERSA. Giardinieri al lavoro da giovedì mattina a Porta Napoli. Ma non per ripulire larea antistante la dismessa stazione dellex ferrovia Alifana diventata una selva incolta, abitata da topi, toponi e randagi.
L s.o.s. lanciato dai residenti e dai (pochi) commercianti della zona non è servito a smuovere il responsabile municipale del settore verde pubblico. Né è servito lallarme lanciato da chi in quella erbaccia avrebbe visto spuntare delle piantine di cannabis, nate si è detto – a seguito dellarrivo di semi portati dal vento. Una storia dal sapore di leggenda metropolitana perché se così fosse stato le autorità di Polizia avrebbero dovuto, quanto meno, mettere sotto sequestro la zona. Comunque sia i giardinieri si sono limitati a potare gli alberi che gettavano un po dombra sul marciapiede, quasi che quellombra rappresentasse un pericolo per i passanti, lasciando intatta lerbaccia che ha invaso larea antistante lex stazione Alifana. Perché? Perché la potatura degli alberi è effettuata dai nostri Lsu mentre la rimozione dellerbaccia nello spiazzo dellex stazione spetta agli operatori del consorzio Geo Eco, risponde così lassessore alligiene urbana Mimmo Moschetti al quale abbiamo girato la domanda, e continua: Consorzio che, come è noto, sulla carta è stato sciolto per decreto governativo ma che di fatto, aspettando le direttive del Commissariato di Governo destinate a individuare quali saranno i nuovi gestori della struttura che dovrà prenderne il posto, sta impegnando comunque gli operatori nel fare quanto possono ma senza ricevere finanziamenti. Cosicché capita che qualche volta manca persino del denaro necessario a pagare il rifornimento del carburante necessario ai camion addetti alla raccolta. Di conseguenza niente taglio dellerbaccia nellarea dellex stazione e via libera a topi, randagi e, se vero, via libera alla crescita della cannabis. Eppure basterebbe poco per ripulire quella zona. Con un normalissimo taglia erba da giardino in una mezzoretta di lavoro chiunque potrebbe ripulire la zona. E allora perché non impiegare gli Lsu anche per questo verde che, in fondo, essendo nato su suolo pubblico fa parte del verde pubblico? Se il funzionario comunale addetto al settore non ha pensato di farlo devono esistere delle difficoltà organizzative, replica Moschetti. Però aggiunge cercherò di individuarle e rimuoverle anche se la pulizia di quellarea non può essere fatta una tantum. Perché, come si sa conclude lassessore – dopo un po lerba ricresce, così tempo un mese e quellarea sarà di nuovo una selva . Questo se alleventuale pulizia non seguisse luso di un diserbante e comunque la pulizia della zona va fatta, perché se si applicasse la considerazione dellassessore non avrebbe senso nemmeno potare le piante, tanto in pochissimi mesi le foglie ricrescono.