AVERSA. Centro emotrasfusionale ad Aversa: cè il niet di Sagliocco.
Sarebbe proprio il consigliere regionale di Forza Italia, neocoordinatore provinciale del partito e presidente della commissione trasparenza in Regione Campania, il vero ostacolo politico alla realizzazione di un centro emotrasfusionale nel distretto di competenza dellAsl Ce2 guidata da Antonietta Costantini.
Nel corso degli ultimi incontri susseguitisi fra il consigliere regionale forzista e la manager, sia in occasione della venuta di Montemarano presso lospedale Moscati, sia nellambito delle audizioni della commissione trasparenza, più volte lazzurro ha ribadito, perentoriamente, nei confronti della direttrice generale limperativo di seguire punto per punto quanto previsto dal piano ospedaliero sotto il profilo organizzativo e quanto imposto dal piano di rientro per quanto concerne laspetto economico.
La direttrice generale, pur condividendo il principio e lesigenza di rispettare quanto previsto dai suddetti parametri, ha però fatto presente come potesse risultare possibile (ed aggiungiamo noi opportuna) unintegrazione del piano ospedaliero, previa valutazione del comitato tecnico di valutazione provinciale , ai fini della realizzazione di un centro emotrasfusionale ad Aversa. Ciò a fronte di un bacino di utenza di ben oltre 250mila persone e considerando che, nella pratica dei flussi, molti cittadini di alcuni comuni dellarea più a nord di Napoli si riversano presso le strutture dellAgro. Pensiamo, inoltre, al numero dincidenti stradali e sul lavoro che si registrano nelle nostre zone.
A favore della realizzazione del centro deporrebbero pareri autorevoli di diversi tecnici e inoltre lAsl Ce 2, sul piano della conduzione dello stesso, si poterebbe avvalere di alcune professionalità di assoluto valore, non impiegate, al momento, in maniera adeguata rispetto a quella che è la loro formazione, pur essendo al servizio dellazienda sanitaria. Tra laltro, a riguardo,
Nellottica del consigliere azzurro, quindi, quanto già predisposto allospedale s. Anna e s. Sebastiano di Caserta basterebbe a fronteggiare le innumerevoli richieste di trasfusioni. Opinione questa assai discutibile e dietro la quale sarebbe assai sconveniente se si celassero esigenze di conservazione di malsani monopoli ed accordi elettorali di sorta. La speranza è che