Stazione Alifana, sei anni per sostituire una lampada

di Antonio Arduino

il lampione senza lampadaAVERSA. Sei anni per sostituire la lampadina bruciata di un lampione della pubblica illuminazione sembrano già un record difficile da battere.

Ma se l’impegno a sostituire quella lampadina viene assunto dal primo cittadino, su sollecitazione dell’assessore alla vivibilità, allora il record diventa davvero imbattibile. Succede ad Aversa dove più o meno sei anni fa, su invito dell’allora assessore alla vivibilità urbana Donato Mascia, il sindaco Domenico Ciaramella prese l’impegno con i residenti delle abitazioni affacciate sull’area antistante l’ex stazione Alifana di far sostituire la lampadina bruciata presente nel lampione appoggiato all’edificio. Erano settimane che gli abitanti della zona ne facevano inutilmente richiesta verbale ai responsabili comunali del settore. Così, cogliendo al volo l’occasione offerta dalla presenza del sindaco e soprattutto dell’assessore, uno di residenti facendo leva sul rapporto personale di amicizia con l’assessore provò a chiedere al primo cittadino di risolvere quello che per loro era un serio problema. “L’assenza della lampadina mancante nell’unico lampione della zona – spiegò al sindaco Ciaramella – fa si che di sera questa area sia immersa nel buio totale, favorendo la presenza di drogati, male intenzionati e coppiette di ogni tipo che usano questo vicolo cieco come base per farsi una dose, spacciare, amoreggiare e quanto altro è possibile. Creando seri problemi per l’incolumità dei passanti ma soprattutto di noi residenti che, in quelle ore, siamo costretti a chiuderci in casa”. Problemi che sarebbero stati quanto meno ridotti con l’intervento del primo cittadino si impegnò a risolvere la situazione promettendo che avrebbe subito disposto la sostituzione della lampadina. Dopo circa sei anni il lampione è ancora senza lampada e nella zona il buio è sempre totale giacché, stando a quanto sostengono i residenti nessuno si ricorda di quel pezzetto di strada, perché quel vicolo cieco risulta assente dalla toponomastica cittadina. Al punto da essere regolarmente dimenticato dai postini, impossibilitati a consegnare lettere e raccomandate quando non hanno a disposizione l’esatto indirizzo dei destinatari e da essere stato saltato dai lavori di metanizzazione. “Fatta eccezione per le cartelle esattoriali senza numero civico – concludono i residenti – non ci trovano mai”. Probabilmente è andata così anche quando il sindaco ha disposto la sostituzione della lampadina, perché siamo certi che sei anni fa Ciaramella a qualcuno l’ordine l’ha dato. Ma ora, con l’intervento in corso per bonificare l’area, qualcosa è cambiato e forse arriverà anche la lampadina. Speriamo!

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