AVERSA. Era stato segnalato, era stato paventato e da più parti denunciato ed alla fine si è verificato. Parliamo di un tentato furto alla Biblioteca Comunale Gaetano Parente.
La scorsa notte ignoti hanno cercato di introdursi furtivamente nelledificio di piazza Federico Santulli, salendo da una scala esterna al primo piano. Stamane, alla riapertura degli uffici il personale della Biblioteca si è accorto che la finestra che dà sulla piazza era stata forzata ed aperta. Da un riscontro effettuato risulta che non sia stato né toccato, né asportato nulla, perché i malintenzionati sono stati scoraggiati dalla vista delle diverse fotocellule dellantifurto poste sia sulle pareti delle sale che sopra la finestra. I ladri si sono fermati, quindi, per impedire che la sirena cominciasse suonare e dare lallarme. Ma se in questa occasione la fortuna ha voluto limitare i danni, sembra che, in altri casi, micro furti abbiano deturpato il patrimonio storico aversano. E il caso, ad esempio, dello splendido studio in mogano del primo sindaco di Aversa Gaetano Parente, al quale mancherebbero parti asportate in passato da ladri. Così come antichi volumi, che, secondo voci interne alla stessa Biblioteca, sono andati persi, o meglio marciti durante il periodo in cui sono stati ospiti dellOpg. Causa principale le stanze troppo umide per conservare vecchi volumi. Ma tutto tace, e chi sa, purtroppo, non vuol parlare. Intanto, laccesso alla Biblioteca ancora oggi sembra fin troppo agevole sia per i visitatori che per i malintenzionati, anche se si decanta un servizio di allarme fotoelettrico efficiente.