AVERSA. E costata la libertà ad un ventiduenne albanese una calda notte damore con la fidanzata, una coetanea italiana del Settentrione.
Il giovane, infatti, per lincontro damore aveva scelto un albergo di Aversa per non portare la propria donna nella stessa casa che divideva con alcuni connazionali in un paese dellagro. Lextracomunitario, che svolgeva lattività, al nero, di carpentiere in un cantiere edile della zona, era, però, ufficialmente latitante, non avendo ottemperato allordine impartitogli dal prefetto di Ancona di lasciare lItalia, nello scorso anno. Per questo, grazie ad un controllo che quotidianamente gli uomini del commissariato di Aversa, coordinati dal dirigente Antonio Sferragatta, eseguono a carico degli ospiti dei tre alberghi cittadini, sono risaliti a lui e lo hanno arrestato mentre era ancora in camera con la propria fidanzata, alle prime luci dellalba di ieri. Per lui, ai sensi della legge Bossi-Fini, sono scattate le manette ed il trasferimento presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in attesa delle decisioni che adotterà nei suoi confronti la magistratura sammaritana. Denunzia a piede libero per favoreggiamento, invece, per la giovane italiana che era in sua compagnia. La vicenda ha rilanciato, in città, la discussione sullopportunità di punire i clandestini che, comunque, per sbarcare il lunario svolgono un lavoro, seppure al nero, a causa proprio della condizione di clandestinità.