NAPOLI. Si sono astenuti solo i 3 consiglieri regionali del Partito di Rifondazione Comunista, che comunque hanno propri rappresentanti in Giunta Regionale, 51 sono stati invece i voti favorevoli che hanno salutato il nuovo Statuto della Regione Campania.
La riunione si è aperta con un minuto di silenzio per i lavoratori morti in provincia di Catania. Che lo Statuto proponga delle innovazioni, anche forti, lo si legge subito allarticolo uno che si arricchisce dai tre commi attuali ai cinque proposti e votati favorevolmente. Al comma uno compare la parola Resistenza che viene riconosciuta come madre della Costituzione repubblicana. Compare un comma 4 con il quale la Regione Campania garantisce il legame con i campani emigrati nel mondo, ed un comma 5 che riconosce la nostra regione come crogiolo della antiche civiltà italica, etrusca, greca e romana, e svolge la funzione di grande mediatrice fra oriente ed occidente conferitale dal carattere universale della sua cultura. Importante anche il Valore della differenza di genere riconosciuto in modo chiaro allarticolo 5. Ma pezzi forti sono lelezione diretta del Governatore, la sottoposizione al Consiglio del programma di governo presentato dal presidente della Giunta, il non gradimento del Consiglio nei confronti degli assessori in carica. Novità anche sul numero dei consiglieri che da 80 diventano 60 e su alcuni assetti organizzativi.