MONDRAGONE (Caserta). Lassessore alle Politiche Sociali Alessandro Rizzieri commenta l’approvazione del Piano di Zona della VI^ annualità per l’Ambito Sociale C9.
Con deliberazione di Giunta Comunale n. 50 del 26 maggio 2008, l’Amministrazione Comunale, su proposta dell’assessore Alessandro Rizzieri, ha approvato il Piano di Zona della VI annualità, relativo all’Ambito Sociale C9 che comprende, oltre Mondragone, Carinola, Cellole, Falciano del Massico e SessaAurunca.Ai sensi della legge 328 del 2000, i servizi socialidevono essereprogettati, affidati ed erogati secondo una logica di integrazione territoriale,al fine di interessare una area geografica omogenea,prevedendo una gestione comune affidata ad una comune capofila che nel caso dell’Ambito C9 è proprio il Comune di Mondragone. Tra i principali servizi previstici sonol’Assistenza Domiciliare agli Anziani,che prevede, attraverso una assistenza diretta ai bisogni degli anziani, il ripristino delle normali relazioni sociali eil sostentamento del nucleo familiare di individui gravemente non autosufficienti. Gli operatori socio-sanitari dovranno provvedere, tra l’altro, al cambio e al lavaggio della biancheria, all’acquisto dei generi alimentari, alla preparazione dei pasti, a favorire rapporti con il vicinato ed il sistema di rapporti parentali.Con l’Assistenza Domiciliare Disabili si intende, invece, attivare una serie di servizi a favore di persone temporaneamente o definitivamente non autosufficienti, con l’obiettivo di assistere l’utente direttamente presso il suo domicilio, favorendone la socializzazione e il disbrigo delle attività quotidiane. Saranno attivati anche dei Centri di Aggregazione Giovanile per giovani dai 6 ai 16 anni. Attraverso questi centri di aggregazione si vuole attivare reti sociali per minori ed adolescenti che prevengano processi di emarginazione, favorendo, nel contempo, processi di crescita ed autonomia. I centri dovranno favorire l’attivazione di percorsi positivi nella vita degli adolescenti a rischio, stimolando la partecipazione sociale, le capacità progettuali e combattendo il fenomeno della dispersione scolastica. Un servizio totalmente nuovo, in fase sperimentale, sarà il Servizio per l’Affido Familiare. L’obiettivo è di favorirela cultura dell’affido familiare, ovvero di quella opportunità data ad un minore che, per un periodo di tempo determinato, viene inserito in un contesto familiare diverso da quello d’origine, al fine di superare un momento critico di disagio del nucleo familiare di appartenenza.