NAPOLI. Le criticità emerse negli ultimi giorni nel settore pesca della Regione Campania, causate dall’impennata del costo del carburante, sono state alla base dell’incontro che si è svolto questa mattina nel porto del Granatello a Portici (Napoli) tra i pescatori porticesi in rivolta e la delegazione regionale della Ugl composta da Ferdinando Palumbo e Claudia Giannini.
“Dopo la manifestazione di Bruxelles, avevo parlato dei vostri problemi alla stampa – ha comunicato Palumbo ai manifestanti – ma ritenevo necessario venire qui di persona ad offrire la solidarietà della Ugl. Vi chiedo di restare calmi, ma voglio che sappiate che la vostra battaglia è la mia battaglia. Il costo del carburante e la sicurezza in mare devono rappresentare la bussola della difesa del vostro lavoro, intendiamo rappresentarvi con determinazione”. “Caro Palumbo, siamo disperati – ha commentato Biagio De Simone – se non ci saranno misure urgenti a sostegno della pesca fermeremo le barche e ci iscriveremo nelle liste di disoccupazione”. In precedenza il pescatore Ciro Valente aveva argomentato al sindacalista l’impossibilità di sostenere un costo del gasolio aumentato di circa il 250 %. Anche il Segretario Regionale della Ugl Vincenzo Femiano è voluto intervenire sull’argomento, dimostrando che il problema ha superato i confini della protesta locale: “La pesca in Campania assicura lavoro e sussistenza ad un considerevole numero di famiglie – ha chiosato Femiano – è pertanto necessario che le istituzioni facciano uno sforzo affinché il settore non venga affossato. Sarà nostra cura illustrare questa problematica all’assessore alle attività produttive Andrea Cozzolino al quale chiederemo, su questa tematica un incontro immediato”.