CASERTA. Si è tenuta la prima assemblea delle neoelette 30 Rsu dellAzienda Sanitaria.
Presenti i Segretari Provinciali di Cisl Fp, Cgil Fp, Uil Fpl, Nicola Cristiani, Franco De Lucia, Enzo Senneca; presenti, inoltre per la Fsi Achille Germano e per Nursing Up Rosa Nuzzo. Raggiunto laccordo con la Direzione Generale dellAsl Ce1, i sindacati provinciali si ritengono soddisfatti. Nel corso della riunione si è discusso del nuovo assetto e della nuova programmazione adottata dal Direttore Generale Francesco Bottino ed in particolare del riordino del Piano Ospedaliero, approvato anche dal neocostituito Comitato Tecnico Provinciale (composto dai Sindaci ove insistono i presidi ospedalieri del territorio di Caserta, dal Delegato dellAssessore alla Sanità Angelo Montemarano, dai tre Direttori Generali delle aziende sanitarie casertane). Il piano, dunque, passato attraverso il Comitato Tecnico è stato illustrato ai sindacati e alle Rsu. Si è discusso inoltre delle carenze di organico, sofferenza ormai decennale della rete sanitaria provinciale: migliaia e migliaia di dipendenti pubblici nellarea della sanità hanno lasciato da tempo il servizio pubblico e non sono mai stati sostituiti, a causa dei blocchi delle assunzioni previsti dalle finanziarie regionali e nazionali. E a tal proposito, nel corso della riunione, così si è espresso il segretario Nicola Cristiani: Proprio la Regione Campania ha attuato le norme in questione in modo ancor più restrittivo delle altre regioni perché, come tutti sanno, lo sperpero di denaro e le allegre gestioni aziendali finora hanno portato allo sfascio della sanità pubblica e ad una riduzione selvaggia di tutti i servizi erogati ai cittadini, nello specifico, sul nostro territorio. La Cisl Fp è stata sempre contraria alle nuove programmazioni che di fatto portano con sé invece gli stessi tagli agli organici, tagli di fondi contrattuali – vedi la formazione che è un punto nevralgico e strategico per poter esprimere unelevata qualità delle prestazioni, con la riqualificazione dei dipendenti pubblici – tagli dei servizi. Questi due aspetti, vale a dire, le carenze di organico e il blocco delle assunzioni hanno determinato una sorta di ingiustizia relativa alle aziende sanitarie casertane; mi spiego meglio, le aziende napoletane, negli ultimi anni, politicamente supportate, hanno avuto la possibilità di inserire lavoratori precari, per far fronte alle difficoltà di organico, in violazione delle leggi finanziarie stesse e sfondando anche i vincoli delle spese per il personale. Non così le aziende casertane che non hanno mai posto attenzione allo sviluppo delle politiche occupazionali, imitando le furberie degli amministratori napoletani. Ciò premesso, la riunione ha fatto il punto sulla Contrattazione Decentrata aziendale, con questa, infatti, ha voluto dare una risposta agli operatori dellAsl Ce1, considerato che a Caserta non cè mai stato, e ancora non cè, un vero sviluppo occupazionale, i sindacati hanno deliberato lo scorrimento di graduatoria per il personale amministrativo e nuovi bandi di selezione interna per tutto il personale, affinché si facciano nuove graduatorie per acquisire ulteriori professionalità ed offrire così efficienza ed efficacia al servizio sanitario territoriale. Ricordiamo che le Rsu sono costituite dall85% dai sindacati confederali, di cui il solo 40% rappresentato dalla Cisl Fp, il restante 15% dalle sigle autonome.