CASERTA. Quaranta Esperti per la sicurezza urbana integrata. Si è concluso ieri il corso di formazione organizzato dalla Provincia di Caserta, responsabile Rosita Caiazzo, e dalla Regione Campania nellambito del progetto Dike, un progetto pilota per il sistema provinciale integrato della sicurezza urbana.
La cerimonia della consegna degli attestati ai quaranta neo-esperti si è tenuta ieri pomeriggio nella sala consiliare della Provincia in corso Trieste. Il corso, della durata di 120 ore distribuite nei mesi di aprile, maggio e giugno, è il primo nel suo genere nella provincia di Caserta ed ha avuto per relatori il noto avvocato ed ex consigliere comunale di Marcianise Pasquale Tartaglione e la civilista casertana Michela Carozza.
La finalità principale del presente progetto ha commentato lavvocato Tartaglione – è quella di promuovere, anche attraverso unefficace azione del Corpo di Polizia Provinciale, la cultura del vivere civile e della legalità in modo da contribuire alla riduzione della criminalità e allaumento della sicurezza dei cittadini. Tale finalità è stata perseguita innanzitutto attraverso la formazione di figure professionali altamente specializzate che verranno utilizzate dagli enti del territorio per predisporre ed attuare politiche integrate di sicurezza.
Molto qualificata e variegata la platea dei corsisti – comandanti di Polizia municipale di vari Comuni, agenti della Polizia provinciale, esponenti sindacali, avvocati, sociologi, architetti, psicologi, ingegneri, insegnanti – che hanno alternato lezioni daula sulle varie tematiche e discipline afferenti la sicurezza (aspetti legislativi, analisi sociologiche e criminologiche, fattori urbanistici, aspetti psicologici, analisi e tecniche delle comunicazioni di massa, mediazione sociale) con incontri e dibattiti a tema cui hanno preso parte esponenti di rilievo della Magistratura quali il Gip del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, dottoressa Egle Pilla, e il dottor Raffaele Magi, il giudice che ha scritto la sentenza di primo grado del processo Spartacus. Altamente formativa per i corsisti è stata anche la visita al carcere minorile di Nisida, un importante momento di confronto con i responsabili della struttura e con gli operatori impegnati sul fronte del recupero e del reinserimento sociale dei giovani devianti.