CASERTA. Ai collaboratori di giustizia, a tutte le persone che oggi temono per la propria vita e per quella dei congiunti, noi diciamo che gli vogliamo bene. E chiediamo loro di non sentirsi soli e di non fare passi indietro. Questa è una terra forte, amara, generosa e coraggiosa: non sarà la camorra a vincere qui.
Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera, oggi a Caserta per la presentazione nellaula consiliare della Provincia della ricerca-azione su contesti e pratiche per luso sociale dei beni confiscati alla camorra. La pubblicazione costituisce il lavoro di un anno di indagine condotta dallOsservatorio provinciale sui beni confiscati, promosso dalla Provincia in collaborazione con Libera ed il comitato Don Peppe Diana. In una sala gremita don Ciotti ha affermato che non saranno alcuni gruppi camorristici a mortificare il desiderio di riscatto di questa terra. Per questo ringrazio il presidente De Franciscis, la sua Giunta e
Il presidente della Provincia De Franciscis ha annunciato il rifinanziamento delle attività dellOsservatorio. Questo è il mio, il nostro modo di concepire limpegno antimafia. Tenendo alta lattenzione sul fenomeno ha osservato e lanciando segnali concreti. La nascita dellOsservatorio è frutto di questo impegno che, ricordo, si è manifestato anche con la realizzazione di un istituto tecnico a Sparanise sullunico suolo confiscato alla camorra che era nelle disponibilità dellEnte.
Sono intervenuti alliniziativa Antonio Maruccia, commissario di governo per la gestione dei beni confiscati, Mauro Baldascino, presidente dellOsservatorio provinciale sui beni confiscati, Valerio Taglione, referente provinciale di Libera e presidente del comitato Don Peppe Diana, Amedeo Mazza per