Gestione acqua: “Caserta chiede la separazione da Napoli”

di Redazione

Giuseppe StellatoCASERTA. Martedì 17 giugno in Consiglio Regionale si è tenuta l’Audizione dei Presidenti degli Enti Provinciali sull’annosa questione del servizio idrico integrato, sul problema della gestione delle risorse dell’acqua all’interno del territorio regionale e, per quanto ci riguarda, in Terra di Lavoro.

Presenti, ovviamente tra gli altri, anche il Presidente della Provincia Caserta, Sandro De Franciscis che è intervenuto con decisione sull’argomento, i Consiglieri, Pasquale Sommese e Gennaro Oliviero. In sede di discussione si sono poi affrontati i problemi della gestione delle acque sui diversi territori. “Per quanto riguarda il territorio provinciale – spiega il Consigliere Giuseppe Stellato, presente all’incontro in qualità di vicepresidente di Commissione Il problema della gestione delle acque non è faccenda di questi giorni, già qualche tempo fa siamo stati promotori della necessità di separare Caserta da Napoli e la linea che è emersa dalla riunione dell’Audizione del 17 è stata ancora quella di andare avanti su questo terreno. Ricordiamo che l’attuazione degli interventi nel settore avviene attraverso la realizzazione della Misura 1.2 (azioni inerenti il ciclo integrato delle acque) – la misura si propone di sviluppare ed attuare la pianificazione di ambito, prevista dalla normativa nazionale e regionale e di sostenere l’avviamento degli Ato, introducendo efficienti sistemi di governo delle risorse idriche e di gestione e favorendo la finanza di progetto -. Non possiamo non sottolineare che in questo settore, prioritario è l’intervento sul fenomeno delle perdite, sull’ampliamento della capacità di trasporto e distribuzione, sulla riqualificazione funzionale delle strutture e l’attuazione della riforma gestionale e tariffaria. In questo senso dunque, Caserta rivendica la sua autonomia attraverso la costituzione dell’Ato 5, liberandosi dal gravame legislativo che investe il territorio napoletano e conquistando la libertà di gestire le risorse idriche provinciali in maniera più mirata e meno dispersiva. L’audizione è valsa a sottolineare l’emergenza della nostra richiesta anche come Partito Democratico attivo e propositivo sul territorio”.

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