Pd, Caputo: “Dobbiamo partire dall’unità”

di Redazione

da sin. Caputo, De Franciscis, IannuzziCASERTA. “Lavorare per l’unità del Partito Democratico è la sola risposta che possa provenire da una classe politica matura e responsabile, intenzionata a creare le condizioni per creare un partito vero e nuovo in provincia di Caserta”.

Il consigliere regionale Nicola Caputo si dice pienamente d’accordo con quanto espresso dal presidente De Franciscis. “Condivido fermamente – sostiene – la necessità di dover lavorare per costruire un partito forte, in grado di segnare la discontinuità con il vecchio approccio individualistico”. “Una forza politica cresce coltivando se stessa, ma – sottolinea Caputo – per raggiungere risultati positivi è indispensabile che ognuno dia il proprio contributo, superando le vecchie logiche di contrapposizione e abbandonando posizioni di autoreferenzialità e di autoconservazione proprie delle classi dirigenti dei partiti tradizionali”. Per il consigliere regionale, il Pd costituisce “una straordinaria opportunità per il rilancio della politica e per avviare una programmazione seria ed efficace mirata a favorire lo sviluppo e ad uscire dalle varie emergenze della provincia”. “In un momento così delicato – afferma – gli esponenti del Pd non possono compiere l’errore di arroccarsi su posizioni precostituite. In questa fase di start- up per il partito, una chiusura verso l’esterno risulterebbe devastante”. “Il Pd – continua ancora – è un partito plurale che ha tutte le carte in regola per poter, attraverso regole certe a garanzia della partecipazione democratica, attuare una funzione riformatrice della società. Spetta a tutti noi il dovere di tradurre le potenzialità in atti concreti”.

Sull’unitarietà Caputo precisa ancora: “L’appello di De Franciscis va accolto da tutte le anime tradizionali e non che fanno parte del Pd e va esteso anche a tutti gli uomini e le donne che vorranno abbracciare questa nuova progettualità, senza perdere di vista che una vera forza politica non può essere la semplice somma di più partiti e che, quindi, così come ha sostenuto il presidente, il Pd non può ridursi ad un partito degli ex, ma deve ergersi a partito dei democratici capaci di interagire e confrontarsi per costruire”. Caputo interviene anche sulla futura elezione del segretario provinciale. “Auspico che non sia una figura di compromesso, ma una figura alta che sappia rappresentare la giusta sintesi della complessità identitaria del Pd”, commenta ancora il consigliere, che conclude: “Il Pd è un partito complesso, le energie e le risorse in gioco sono tante e la sana integrazione dovrà scaturire dal confronto sui grandi temi e sulle risposte che si intendono dare ai cittadini. Insieme abbiamo il dovere di lavorare per scrivere una pagina nuova della politica. Tutti insieme, partendo da una certezza: il Pd non è un partito in più, ma un partito nuovo, nuovo nel pensiero, progressista e riformatore, una necessità per la nostra provincia, la nostra regione, il nostro Paese”.

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