Quella che doveva essere una protesta contro il caro-petrolio si è trasformata in tragedia. Due i morti, in Spagna e Portogallo, durante le manifestazioni organizzate dai camionisti europei.
Un conducente spagnolo, che prendeva parte ad un blocco stradale dinanzi ai mercati generali di Granada, è stato investito e ucciso da un furgone che cercava di passare. Nelle vicinanze di Alcanena, in Portogallo, anche qui presso un posto di blocco, un altro camionista è morto investito da un autocarro. In questultima circostanza le testimonianze sono però discordanti. Uno dei capi della protesta, Manual Agostinho, ha dichiarato che si è trattato di omicidio. Il camion che ha ucciso il manifestante, secondo Agostinho, viaggiava a circa 50 chilometri orari. Un funzionario della polizia ha invece riferito che luomo si è aggrappato al camion per cercare di non farlo passare, poi è caduto ed è finito sotto le ruote. Lautista dellautomezzo è stato comunque arrestato dagli agenti ed ora sono in corso accertamenti per valutare laccusa di omicidio o di omicidio colposo. Intanto, lo sciopero prosegue nei due Paesi, creando disagi, per la carenza di scorte alimentari e di carburante, e file chilometriche lungo le strade. Anche in Italia i trasportatori sono sul piede di guerra, nonostante il governo abbia annunciato la riduzione dei pedaggi autostradali per i padroncini, iniziativa ritenuta insufficiente per revocare il blocco in programma il 30 giugno.