TOKYO. Ha ucciso sette persone e ne ha ferite altre dieci, di cui alcune gravi, perché era stanco di vivere. Nel quartiere commerciale di Akihabara, a Tokyo, un giovane di 25 anni, Tomohiro Kato, ha compiuto una strage in piena regola.
Dapprima ha tentato di investire i pedoni con il suo furgone, poi è sceso dal mezzo ed ha estratto un coltello ed iniziato ad urlare, colpendo chiunque gli si trovasse davanti. In tutto ha ferito diciassette persone, sette delle quali sono morte, fra le quali tre uomini di 19, 47 e 74 anni, ed altre sono ricoverate in ospedale. Il giovane è stato subito arrestato dalla polizia. Sono venuto ad Akihabara per ammazzare gente. Sono da solo. Sono stanco di vivere, ha detto il 25enne agli agenti, anche se, alla fine, la vita lha tolta ad altre persone. Secondo alcune voci, però, a causare lo scatto di follia del giovane potrebbe essere stata la perdita del posto di lavoro. Cerano corpi ovunque, stesi in una pozza di sangue, alcuni era coscienti, altri no. Una carneficina, ha raccontato un testimone.
Un episodio che ha riportato alla mente quello dello scorso gennaio, nel quartiere di Tokyo di Shinagawa Ward, dove un ragazzo di 16 anni ferì diverse persone in strada armato di due coltelli da cucina. Ma soprattuttolaltro, ancora più grave, del 2001, del quale proprio oggi ricorre il settimo anniversario, quando un uomo entrò in una scuola elementare di Osaka e uccise a coltellate otto bambini.