ROMA. E stata ufficializzata la notizia del divorzio tra la nazionale italiana di calcio e il ct Roberto Donadoni.
Dopo un incontro faccia a faccia, durato più di due ore, tra lallenatore livornese ed il presidente federale Giancarlo Abete la Federazione ha diffuso una nota stampa in cui è stata comunicata la rescissione del contratto alla naturale scadenza.Una clausola, infatti,prevedeva lo scioglimento del rapporto se la squadra non avesse raggiunto, almeno, le semifinali degli Europei 2008. Donadoni ha abbandonato il timone della nazionale senza pretendere alcuna ricompensa economica, come, invece, era trapelato negli ultimi giorni. Alla fine del colloquio con Abete lex ct azzurro ha dichiarato: Le valutazioni andrebbero fatte in maniera diversa senza tenere conto esclusivamente dei risultati. Dispiace che un calcio di rigore abbia determinato questa situazione. In questi due anni la mia Italia ha fatto anche qualcosa di positivo, unultima partita non può cancellarlo. ha continuato – Per me questa con la Nazionale è stata un’esperienza stupenda, che rifarei subito, domani mattina. Ringrazio tutti, per primo il presidente Abete, il professor Guido Rossi, il mio staff, chi ha avuto la pazienza di sopportarmi, soprattutto la squadra che mi ha dato tante soddisfazioni. Rifarei tutto perché tutto quello che ho fatto, l’ho fatto con coscienza. E non è vero che mi sono sentito solo, attorno a me avevo la struttura della Federazione, i giocatori, lo staff e tanta gente. ha sottolineato – Da parte dei giocatori ho avuto tutto quello che potevo aspettarmi, sono molto soddisfatto. In campo, i ragazzi hanno dato tutto quello che potevano, mostrando sempre grande attaccamento alla maglia e spirito di sacrificio.
Inevitabilmente il discorso è caduto sulla probabile convocazione di Marcello Lippi alla guida della Nazionale: Al presidente Abete – ha dichiarato Donadoni – non ho chiesto se c’è stato un incontro con Lippi, ognuno è libero di fare quel che vuole, io non discuto i comportamenti degli altri. Non voglio cadere in mancanza di eleganza.