ROMA. La clandestinità può essere unaggravante, ma non un reato. Parole sorprendenti quelle pronunciate da Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa congiunta con il presidente francese Nicolas Sarkozy.
Parole che vanno in netta contraddizione con i contenuti dellultimo disegno di legge sulla sicurezza approvato dal governo, che prevede il reato di immigrazione clandestina e la reclusione da sei mesi a quattro anni. Un provvedimento che ora dovrà passare allesame del Parlamento.
Sembra che Berlusconi, con le dichiarazioni rese alla stampa, sia propenso ad introdurre soltanto laggravante, ossia laumento della pena fino ad un terzo per gli stranieri non in regola, già prevista nel decreto legge (già operativo) approvato a Napoli assieme al ddl. Il premier, nel commentare le diffide dellOnu e del Vaticano verso le politiche di immigrazione dellItalia, infatti dice: E un giudizio negativo su qualcosa che è ancora in divenire. Il Parlamento è sovrano e deciderà secondo coscienza e buon senso. Personalmente – ha continuato il Cavaliere – penso che non si può perseguire qualcuno per la permanenza non regolare nel nostro Paese condannandolo con una pena, ma questa può essere una aggravante se commette un reato.
Il primo a replicare è il ministro degli Interni Roberto Maroni: Laggravante cè ed è già entrata in vigore, è nel decreto legge. Il reato di clandestinità è nel disegno di legge che il Consiglio dei ministri ha approvato due settimane fa allunanimità e che porta come prima firma quella del presidente Berlusconi, la seconda è la mia. Io non ho cambiato opinione su questo punto. Ritengo che sia utile inserirlo e labbiamo mandato al Parlamento. Dopodichè, mi trovo daccordo con Berlusconi, il Parlamento è sovrano e potrà fare e decidere ciò che vuole, ma io resto della mia opinione, lopinione del Consiglio dei ministri che allunanimità ha votato il ddl.
Duro il commento dellaltro leghista Francesco Speroni: E incomprensibile. Uno non può da presidente del Consiglio firmare un disegno di legge che prevede una cosa e nella stessa settimana dire il contrario. Ed è anche scandaloso, si pigliano degli impegni e dopo si tradiscono. E’ uno schiaffo sia agli alleati sia agli elettori. Quando ho sentito quelle parole mi sono sentito tradito. Sì, tradito.
Mentre dal Pdl sembra che siano sulla stessa lunghezza donda del loro leader. Se si mantiene nel ddl il reato dice il ministro della Difesa Ignazio La Russa – io sono soddisfatto. Ma se nella discussione parlamentare viene modificato in aggravante, a me va bene perchè lobiettivo di effetto deterrente verrebbe comunque raggiunto.
Diversa linterpretazione di Niccolò Ghedini, altro esponente del Pdl: La Lega non deve temere, Berlusconi si riferiva alle badanti. Nessuno vuole arrestarle, ma per i clandestini la linea è tracciata. Il disegno di legge è lo strumento adottato dal governo, mi pare difficile che Berlusconi voglia smentire sé stesso. Il Parlamento è sovrano, deciderà come meglio riterrà.
Per lopposizione, invece, Berlusconi, con le sue parole, cancella il reato di immigrazione clandestina. Dà ragione così a quanto ha detto lopposizione e alle altre voci critiche che si erano levate e contemporaneamente dà torto a quanti nella sua maggioranza si erano intestarditi in questa formulazione, si legge in una nota congiunta del Pd e dellUdc.