CATANIA. Non si placa londata di morti bianche che continua a colpire la nostra Penisola. Questa volta la tragedia è avvenuta a Mineo, un piccolo paese nellentroterra catanese, a 59chilometri dal capoluogo.
A perdere la vita sei operai che stavano pulendo il filtro del depuratore di una vasca quasi vuota presso il quale prestavano servizio. Secondo una prima ricostruzione gli operai sarebbero morti a causa delle esalazioni sprigionate dal tombino, probabilmente saturo di sostanze tossiche, posto in fondo alla vasca. Dei sei operai rimasti uccisi, quattro sono dipendenti comunali, Giuseppe Zaccone, Giovanni Sofia, Giuseppe Palermo e Salvatore Pulici e gli altri due di unazienda privata che si occupa della manutenzione del depuratore. Subito dopo laccaduto è giunto sul posto il nucleo speciale Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico), oltre ai vigili del fuoco ed ai sommozzatori che hanno vagliato la zona. Alle famiglie dei sei lavoratori che hanno perso la vita va la vicinanza e l’aiuto concreto mio personale e del governo,ha dichiarato a Napoli il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi affermando di aver chiesto al ministro del lavoro, Sacconi, di recarsi sul posto per verificare la dinamica dellincidente. Il 3 marzo a Molfetta cinque operai di unazienda di manutenzione e lavaggio di automezzi morirono per unanaloga situazione. A tre mesi dallaccaduto non è stato ancora accertato quale fu la sostanza tossica che causò la morte dei cinque dipendenti.