ROMA. Il Senato ha dato lok per la conversione in legge del ddl sulla sicurezza che contiene, tra laltro, la norma, rinominata dallopposizione, salva Premier.
La votazione si è conclusa con 166 voti a favore, 123 contrari ed un astenuto, il senatore a vita Francesco Cossiga. Il punto su cui si sono date battaglia maggioranza ed opposizione è stato lemendamento del blocca processi che prevede la sospensione delle udienze per i reati commessi prima di giugno 2002 e che prevedano una pena inferiore ai dieci anni. In tale fetta di giustizia rientra anche il processo Mills nel quale il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è condannato per corruzione. Per questo motivo lUdc, lIdv ed il Pd hanno votato contro lapprovazione del decreto sicurezza: Siamo contrari allaggravante di clandestinità e alla norma che sospende i processi. Ritiratela da questo decreto. Non è questione di antiberlusconismo, il dialogo deve avere principi e regole condivise, così ha commentato il capogruppo del Partito Democratico Anna Finocchiaro, che ha però sottolineato: Il testo ha in sé parti che condividiamo come, ad esempio, quelle sul gratuito patrocinio e sui testimoni di giustizia. Ma ha, anche, due norme che consideriamo sbagliate, pericolose, violative della Costituzione e dell’ordinamento comunitario. La sospensione dei processi viola il principio del diritto di difesa, quello di pari trattamento, quello della ragionevole durata del processo e che colpirà innanzitutto gli imputati innocenti, che hanno tutto l’interesse a una rapida definizione del processo, le parti civili, specie quelle più deboli economicamente. conclude la Finocchiaro – Inoltre, lascerà senza giustizia migliaia di parti offese, congestionerà i tribunali e le cancellerie, non determinerà affatto un’accelerazione dei processi per i fatti più gravi e recenti, comporterà un alto numero di prescrizioni, poiché è noto che la sospensione di un processo non è come il sonno della Bella Addormentata. Proteste vivaci sono arrivate dai banchi dellopposizione che, al momento del voto, hanno mostrato dei cartelloni con le scritte: Vergogna, Il caimano è tornato, Anche se vi credete assolti, siete coinvolti. Inutili e pretestuose, secondo il Ministro dellInterno Roberto Maroni le proteste della sinistra che ha affermato, anche, di non disdegnare la reintroduzione del Lodo Schifani: Se il governo deciderà di presentare un provvedimento come il Lodo-Schifani o Lodo Maccanico può farlo senz’altro. Ma le due cose sono distinte e separate. Il decreto che abbiamo approvato oggi contiene norme durissime contro la mafia e la criminalità organizzata, le stesse norme che Giovanni Falcone ha voluto per lungo tempo. Sullargomento interviene anche il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, anticipando che al prossimo Consiglio dei Ministri sarà presentato un disegno di legge per la sospensione dei processi a carico delle più alte cariche dello Stato. A breve dovrebbe arrivare anche la risposta del Csm per le accuse che il premier Berlusconi ha rivolto ai magistrati milanesi. Il testo del disegno di legge ora passa al vaglio della Camera.