BRESCIA. Per Guglielmo Gatti, luomo accusato di aver ucciso e fatto a pezzi gli zii Aldo Donegani e Luisa De Leo, nellagosto del 2005 a Brescia, è stato confermato lergastolo.
La sentenza è stata letta questa mattina dal presidente della Corte dAppello di Brescia che ha confermato, in secondo grado, il carcere a vita per luomo. Infatti Gatti era già stato condannato in primo grado nel maggio del 2007 allergastolo con tre anni di isolamento. La sentenza fu rinviata il 20 giugno del 2008 a causa dellassenza, per malattia, del procuratore Giuseppe Locatelli. Gatti è stato condannato per omicidio volontario e premeditato, vilipendio, soppressione ed occultamento dei cadaveri nonostante si sia sempre dichiarato innocente. Purtroppo in questo caso le prove sono state schiaccianti per luomo, che non ha potuto far altro che accettare passivamente la condanna inflittagli.