ROMA. Per il senatore del Popolo della Libertà eletto in Europa, Nicola Di Girolamo, sono stati chiesti gli arresti domiciliari per l’inchiesta della Procura di Roma su presunte irregolarità nel voto all’estero.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Di Girolamo ha dichiarato di essere residente in Belgio, quando invece il dato non risulterebbe da quanto acquisito.Il senatore del Pdl,di fatto, si sarebbe iscritto all’Aire (l’anagrafe italiana dei residenti all’estero)senza essere realmente abitante nella località del Belgio da lui individuata. In particolare solo l’8 maggio scorso, quindi dopo la formalizzazione degli eletti, Di Girolamo ha chiesto l’iscrizione alle autorità amministrative del Belgio. Lo stesso senatore, convocato dagli inquirenti si avvalse della facoltà di non rispondere. Le ipotesi di reato in cui incorre Di Girolamo sono violazione della legge elettorale e falso in atto pubblico perchè sprovvisto dei requisiti della residenza all’estero al momento della candidatura. Ora si attende lautorizzazione delle Camere a procedere. Nella stessa, il gip spiega che gli esiti delle complesse indagini coordinate dalla Procura hanno consentito di raccogliere un compendio indiziario di particolare gravità a conferma delle ipotesi accusatorie formulate nei confronti degli indagati e con specifico riferimento al ruolo criminale svolto da Di Girolamo. Il provvedimento è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Luisanna Figliolia.