ROMA. Tra la strage alla ThyssenKrupp di Torino (dicembre 2007) e quella accaduta a Catania (giugno 2008), sul lavoro si è continuato a morire.
I lavoratori fanno i conti quotidianamente con uno stillicidio dinfortuni gravi e invalidanti e con migliaia di morti ogni anno per malattie di origine professionale. Di fronte a questa realtà non è accettabile la posizione della Confindustria poco inclina ad assumere fino in fondo la responsabilità dimpresa come discrimine tra le aziende virtuose e quelle che violano per calcolo economico o per ignoranza. Sono, quindi, inaccettabili le richieste di modifica delle nuove normative sugli appalti e sulla sicurezza. I metalmeccanici scioperano per chiedere al Governo immediate misure economiche a sostegno della salute e sicurezza sul lavoro, compresi i 12 miliardi di euro di attivo accumulati nella gestione Inail, che vanno subito utilizzati per investimenti nella prevenzione e nel risarcimento dei danni. Lo sciopero dei metalmeccanici è per ottenere lapplicazione del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro così comè, in tutte le sue parti e con il massimo rigore.