TORINO. Si è concluso laccordo tra la Thyssen Krupp e i familiari dei sette operai che persero la vita nellincendio dello scorso 6 dicembre.
Il risarcimento, proposto dai legali dellazienda tedesca, ammonta a circa due milioni di euro per famiglia a patto che non si costituiscano parte civile nel processo. Lincontro è stato fissato per stamattina poiché domani ci sarà ludienza preliminare contro l’amministratore delegato Harald Espenhahn ed altri 5 dirigenti della multinazionale che dovranno rispondere alle accuse di omicidio colposo aggravato dalla previsione dell’evento e l’omissione dolosa e aggravata di cautele antinfortunistiche. Commozione per i parenti degli operai: Non si tratta di soldi – ha dichiarato la signora Isa, mamma dell’operaio Roberto Scola – perché niente e nessuno potrà ridarmi mio figlio. Molti di noi non erano d’accordo, e se hanno accettato è stato solo pensando al futuro dei loro bambini. Il rovescio della medaglia, invece, a Spoleto dove circa due anni fa morirono quattro operai in un oleificio e, oggi, la stessa azienda chiede un risarcimento danni, pari a 35 milioni di euro allunico superstite e ai familiari delle quattro vittima. Lamministratore delegato della società fu indagato il giorno dopo la strage ma lo stesso si difende sostenendo che la colpa dellincidente fu solo degli operai che dovevano sapere di non poter usare il saldatore a fiamma ossidrica per quel tipo di operazione. Ludienza è disposta per il prossimo 11 luglio, intanto è tanta la rabbia di coloro che hanno perso i loro cari nellincidente alla Umbra Oli e lunico sopravvissuto Klaudio Demiri ha dichiarato: Se la giustizia consente questo, cosaltro può succedere?.