TRENTO. Sorpresa shock per un casalinga di Trento che, aprendo una scatola di pomodori pelati, ha visto scivolare fuori dalla confezione un topo morto, con testa e coda mozzati.
La donna stava preparando il pranzo quando, dopo aver aperto la scatola e iniziato a versare il pomodoro nella pentola, ha visto fuoriuscire un pezzo scuro. In un primo momento aveva pensato ad un pomodoro marcio, poi si è resa conto che si trattava di un roditore. A quel punto ha deciso di andare al supermercato dove aveva acquistato i pelati per chiedere spiegazioni, ma nessuno ha voluto ascoltare le sue lamentele, si sono limitati a consigliarle di disfarsi della scatola. Ma lei invece ha fatto tuttaltro: prima ha scattato una foto, poi ha conservato i resti del topo nel freezer e si è rivolta ad un centro di tutela dei consumatori. Questultimo ha inviato una lettera sia al supermercato, che non ha risposto, sia alla ditta che produce i pelati, unazienda del salernitano, la quale ha bollato come impossibile lepisodio poiché i pomodori subiscono tagli dello spessore di 4 millimetri. Tutto questo è accaduto due settimane fa ma la denuncia è giunta solo oggi. La signora aveva il timore di fronteggiare una lunga e costosa causa contro lazienda, che lha diffidata dal diffondere la notizia. Delle indagini ora si occupano i carabinieri e la procura di Trento, che trasmetterà un fascicolo ai colleghi di Salerno. I resti del topo sono conservati presso il Museo di scienze naturali di Trento. I risultati delle analisi, per avere la certezza che si tratti davvero di un topo (anche se non dovrebbero esserci dubbi), si avranno tra domani e lunedì.