SUCCIVO. Nessuna caduta di stile, il guitto indirizzato dal sindaco Franco Papa al gruppo di minoranza sarebbe una risposta pacata e proporzionata alloffesa pervenuta proprio dallo schieramento di opposizione.
Solo ora, a distanza di qualche giorno dalla seduta del Consiglio comunale, si riesce a comprendere il perché dellintervento del primo cittadino. In un primo momento era apparso che il capo dellesecutivo avesse perso il suo proverbiale savoir fair e, stizzito dagli eventi politici che stavano pervadendo la sua maggioranza, avesse sfogato il suo nervosismo inveendo contro il capogruppo dellopposizione Bartolomeo Luongo con un aggettivo poco carino. Invece, si scopre che i fatti sono diversi da come erano apparsi e che il sindaco si è solo difeso da unaggressione verbale. Ai molti era sfuggita la parte dellintervento in cui il capogruppo Luongo definiva il sindaco un politico da rottamare. Non amo inveire ha dichiarato Papa soprattutto quando ho a che fare con i giovani. Ho sempre ascoltato volentieri Luongo, così come Caterina Lampitelli, senza mai metterli in difficoltà. E giusto che portino avanti le proprie battaglie poiché devono crescere politicamente. Ma il rispetto delle persone non deve mai venir meno. Il mio intervento in Consiglio Comunale non era frutto di una difficoltà personale, ma di una risposta dovuta. Ricordiamo che il primo cittadino, rivolgendosi alla minoranza, aveva esclamato: Il vostro è un comportamento da guitto. Laggettivo guitto, in pratica misero, non andò a genio allopposizione tanto che il consigliere di minoranza Salvatore Perrotta chiese al Presidente dellassise, Nicola Di Dio, di far correggere linfelice e offensiva affermazione. Ma Papa rincarò la dose: Non è unoffesa personale, il vostro comportamento politico è da attori da avanspettacolo. Una risposta che sarebbe stata innescata dallinfelice frase del capogruppo Luongo, che, come dicevamo, avrebbe definito il primo cittadino un politico da rottamare.