TRENTOLA DUCENTA. Ha passato 48 ore presso
Protagonista della incredibile storia Giacomo Maiello, un trentolese di 45 anni, reo di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Questi i fatti. Luomo si era recato a Pollena Trocchia in visita alla tomba della madre. Trovandosi sul posto, Maiello si era recato in unautodemolizioni per prelevare alcune parti usurate della sua autovettura. Mentre si intratteneva per salutare un amico appena entrato, irrompono i carabinieri che traeva in arresto tutti coloro che si trovavano allinterno della struttura. Qui inizia lincubo per il signor Maiello, prima scortato in caserma e poi condotto nelle patrie galere. Ho subito un danno non indifferente. – ha dichiarato il Maiello, difeso dagli avvocati Alfredo Primizia e Mariarosaria di Dona Se non lo si vive, nessuno può immaginare cosa voglia dire stare in prigione. Ho cercato di spiegare alle forze dellordine che ero lì solo per dei pezzi di ricambio, ma nulla, non mi hanno neanche ascoltato. Oltre al danno la beffa. Titoloni sui giornali locali con tanto di foto che lo additavano come criminale incallito. Pochi giorni dopo, il Gip del Tribunale di Nola, Tamara De Amicis, non convalida il fermo, ritenendo non gravi gli indizi di colpevolezza nei confronti dellindagato. In altre parole, il signor Maiello non ha mai commesso nessun crimine. Questi i fatti di una giustizia a volte troppo inquisitoria e sommaria, tanto da far passare davvero un brutto quarto dora ad un cittadino innocente.
Intervisata a Maiello – video |