VILLA LITERNO. Fra i punti del programma amministrativo che sarà portato in Consiglio Comunale, la tutela e la valorizzazione del pomodoro di Villa Literno rappresenta senza dubbio una delle questioni più sentite dalla popolazione.
La delega allAgricoltura è in mano a Giovanni Fabozzi, uno dei volti nuovi del civico consesso, che ha già messo a punto un piano di intervento che tiene in considerazione sia le esigenze dei consumatori sia le legittime richieste dei produttori, con un occhio alla questione energetica. Nel corso della recente manifestazione pubblica, nella quale ha relazionato circa i propri obiettivi programmatici, Fabozzi ha annunciato limpegno dellamministrazione per dare un decisivo impulso alla valorizzazione del pomodoro di Villa Literno attraverso un apposito marchio di qualità. È inoltre allo studio la possibilità di rendere produttivi terreni poco utilizzati avendo anche la possibilità di produrre energia in modo eco-compatibile, con le biomasse. Un seminario formativo su sviluppo territoriale e valorizzazione dei prodotti tipici si è poi tenuto in città venerdì scorso, per approfondire le questioni inerenti il pomodoro integrato di Villa Literno. Liniziativa, promossa e organizzata nellambito del progetto Disintensiva con su input dellamministrazione comunale, ha visto la partecipazione, fra gi altri, del responsabile provinciale del settore Sperimentazione, informazione, consulenza e ricerca in agricoltura (Se.Sirca), responsabile provinciale al piano di difesa fitosanitaria integrata, lagronomo specializzato Francesca Masci. Lutilizzo delle pratiche di agricoltura integrata è una garanzia a tutela il consumatore e, contemporaneamente, fornisce vantaggi economici al produttore, oltre ad una non trascurabile ricaduta socio-culturale, consistente nel recupero delle tradizioni e della cultura locale, con la rivitalizzazione delle colture tipiche che rappresentano la storia, anche dal punto di vista culinario, dei territori. Il progetto Disintensiva rientra nellIniziativa Comunitaria Equal seconda fase, finanziata dallUnione Europea, dal Ministero del Lavoro e dalla Regione Campania. Obiettivo: la promozione e la sperimentazione di politiche per il reinserimento e ladattamento degli imprenditori agricoli, dei lavoratori in età avanzata e degli immigrati.