AVERSA. Non credo che nella storia recente abbiamo mai affrontato un momento così drammatico sotto il profilo economico-sociale.
Emergenza rifiuti e crisi economica stanno mettendo in ginocchio la parte sana delleconomia del Sud e del territorio aversano in particolare. Dare una risposta a queste problematiche non è semplice ma dimostrare di volerle affrontare è doveroso.
Lo afferma Vittorio Scaringia, presidente del consorzio Le Botteghe del Seggio che, assieme a Rosario Ippone, componente della direzione nazionale del Nuovo Psi, si è attivato al fine di raggiungere un risultato che costituirebbe una svolta nella triste realtà che sta vivendo una zona storica come via Seggio, da sempre il vero cuore commerciale di Aversa.
Tale possibilità viene offerta oggi dal Cipe (deliberazione 30 gennaio 2008, pubblicata dalla Gazzetta ufficiale n. 131 del 6 giugno) che, per poter favorire lo sviluppo economico-sociale delle aree degradate del Mezzogiorno, identificate quali Zone franche urbane (Zfu), ha indicato i criteri per la loro identificazione e delimitazione. Secondo il provvedimento, i Comuni nel cui territorio ricadono le Zfu devono soddisfare i seguenti requisiti: dimensione demografica minima di 25 mila abitanti (Istat 2006); tasso di disoccupazione comunale superiore alla media nazionale nel 2005 (Istat – indagine sulla forza-lavoro 2005). Le Zfu, invece, devono avere una dimensione demografica minima di 7500 abitanti e la soglia massima di 30 mila abitanti, essendo individuate fra le aree urbane e i quartieri caratterizzati da particolari svantaggi sotto il profilo socio-economico e da un marcato bisogno di strategie e interventi per lo sviluppo produttivo e loccupazione.
I progetti, presentati dalle Amministrazioni comunali e valutati dalle Regioni, dovranno pertanto essere finalizzati alla riqualificazione delle aree attraverso lincentivazione, il rafforzamento, la regolarizzazione di attività imprenditoriali localizzate e mediante interventi socio-assistenziali volti a ridurre le condizioni di disagio della popolazione residente. Tali agevolazioni fiscali e previdenziali permetteranno di rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costruzione e di sostenere lo sviluppo delle imprese già operanti nelle medesime aree. Le stesse agevolazioni consistono in: esenzione dalle imposte sui redditi per 5 anni, esenzione dallIrap, esenzione dallIci, esonero del versamento dei contributi previdenziali.
Ora afferma Scaringia – è necessario che sia da parte del Comune di Aversa che da parte di tutti gli operatori presenti, o solo interessati a questa zona, sia profuso il massimo impegno per superare gli eventuali ostacoli che possano frapporsi fra noi e la realizzazione di questo ambizioso progetto. Chiediamo, quindi, il massimo impegno da parte dellamministrazione comunale che già ha dimostrato di riuscire a portare in porto progetti altrettanto importanti. Allo stesso modo anche gli esercenti ed i proprietari degli immobili dovranno fare la loro parte e dare il proprio concreto sostegno. Sia io che Ippone siamo convinti che lattuazione di questo ambizioso progetto possa essere veramente lultima opportunità che ci si presenti per dare nuova linfa vitale alla piccole e medie imprese, operanti nel terziario, che costituiscono ormai la vera spina dorsale delleconomia aversana. Ringrazio lex assessore Ippone conclude Scaringia – per la sensibilità dimostrata, avendo lui stesso proposto allamministrazione tale iniziativa, impegnandosi in prima persona per lattuazione del progetto, essendo il promotore di tale iniziativa ed avendone ricevuto pieno mandato dal sindaco Domenico Ciaramella.