AVERSA. Forza Italia: un partito tormentato. Il serrato scambio di critiche che ha tenuto banco nei giorni scorsi tra il presidente del consorzio Geo Eco Isidoro Orabona ed il coordinatore cittadino del partito di Berlusconi Nicola Golia è in linea con una serie di contrapposizioni che hanno attraversato il partito, quantomeno dal varo del Ciaramella bis in poi.
Ricapitolando: Orabona era rimasto sorpreso dalla posizione assunta da Forza Italia, così come emersa dal recente interpartitico, in ordine alla assai ipotetica stabilizzazione dei precari attualmente alle dipendenze del consorzio ed in particolare aveva puntato il dito contro il duo Golia-De Michele, accusando il primo di essere una sorta di burattinaio ed additando il capogruppo, invece, come mero ratificatore di decisioni assunte in altre sedi. Di qui la piccata replica del coordinatore cittadino degli azzurri che, ribadendo in pieno la linearità della sua azione politica e sottolineando lindipendenza di pensiero di De Michele, dal suo canto poneva laccento sulla gestione del consorzio targata Orabona confrontandola con la propria (ndr. Anche Golia è stato presidente della Geo Eco mesi addietro) e rimarcandone presunte deficienze sul piano economico finanziario, arrivando, per giunta, ad adombrarla con supposti interessamenti a riguardo da parte della magistratura.
Insomma, in Forza Italia sembrerebbe che dal fioretto si passi alla sciabola con una certa disinvoltura e questo nellindifferenza totale del coordinatore provinciale del partito, Giuseppe Sagliocco, che se da una parte, per mandato e ruolo, dovrebbe garantire la compattezza interna dei circoli della provincia, dallaltra egli stesso non si è mai mostrato campione di diplomazia, come le schermaglie del recente passato col primo cittadino Mimmo Ciaramella ampiamente attestano.
Ora qualcuno potrebbe obiettare che il dissidio Orabona-Golia non si dovrebbe ascrivere ad una situazione di tensione interna al partito essendo lo stesso Orabona un tecnico. Ma tale obiezione denuncerebbe un sofismo formalistico a dir poco inquietante, se é vero come è vero che Orabona, al di là delle oggettive prerogative manageriali, è stato designato come presidente del consorzio con la sponsorizzazione di Ciaramella e la benedizione solenne di Pasquale Giuliano.
Fra laltro, proprio Orabona è stato lanima della campagna elettorale che ha portato Ciaramella alla vittoria alle ultime amministrative, nonostante venti contrari al candidato a sindaco spirassero prima delle elezioni comunali anche da ambienti interni a Forza Italia. Quindi, sulla natura sostanziale di forzista ciaramelliano del presidente del consorzio cè poco da eccepire, come poco ci sarebbe da eccepire rispetto a chi potrebbe ritenere che lattuale contrapposizione col coordinatore cittadino Golia altro non è che uno degli aspetti esteriori di una più generale e globale esasperazione di tutti coloro che starebbero vivendo da tempo una forzata convivenza, che abbraccerebbe in una stretta mortale persone che, sembrerebbe, poco si digeriscono.
Ciò che lascia basiti e mortificati, però, è la completa estraneità che i signori della politica manifestano rispetto alle ricadute negative che le loro incomprensioni determinano sulla vita della collettività. A farne le spese, infatti, è, guarda un po, ancora una volta, la comunità aversana che, dopo aver assegnato al centrodestra una maggioranza ampia, vede il partito di maggioranza relativa, che slancio e vigore dovrebbe dare allamministrazione, esserne uno dei primi fattori frenanti, al punto tale che come cittadino ci sarebbe da augurarsi che se scontro deve essere che scontro sia. Il fragile politichese che permea molte delle dichiarazioni dei forzisti condiziona, infatti, come un lento ma inesorabile veleno la vita del centrodestra tutto, come quella della stessa amministrazione Ciaramella. Una pubblica presa di posizione, senza infingimenti, sarebbe, pertanto, auspicabile da chi grande responsabilità ha ed avrà nella conduzione della politica cittadina. Ma forse stiamo pretendendo troppo