Sicurezza, quale soluzione?

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Sparare o non sparare, tolleranza zero o guanto di velluto. Aversa sembra essersi trasformata in una piccola New York dove si discute dell’atteggiamento da assumere nei confronti dei teppisti del fine settimana.

Dopo l’esplosione da parte dei vigili urbani di due colpi di pistola in aria per sedare una rissa in via Michelangelo che vedeva coinvolti una trentina di giovani, si era registrata la presa di posizione del consigliere comunale di An Gianmario Mariniello che dava una sorta di “via libera” ai vigili a sparare. Quasi contemporaneamente si è espresso contro l’uso delle armi da parte della polizia municipale il consigliere comunale della Sinistra (Partito della Rifondazione Comunista e Partito dei Comunisti Italiani) Mimmo Rosato che, insieme al consigliere del Partito Socialista Amedeo Cecere, avevano già promosso una serie di iniziative per porre un freno alla movida dilagante del fine settimana.

“No alla movida violenta, ma no – ha dichiarato l’esponente comunista – anche all’uso delle armi da parte della polizia municipale che spara in aria al fine di sedare una rissa tra i giovani frequentatori di un bar. E’ una scelta pericolosa, sia perché una pallottola vagante può sempre raggiungere un bersaglio, sia perché l’uso delle armi potrebbe dare spazio a fenomeni di emulazione. Per questo la polizia cittadina va disarmata o quanto meno l’uso delle armi di cui è dotata va rigorosamente regolamentato. Rosato propone, oltre ad un consiglio comunale aperto da tenersi nella zona di via Michelangelo (maggior luogo di aggregazione) anche quella che è la ricetta dell’opposizione: “Pedonalizzazione dell’area, potenziamento della sorveglianza, attraverso l’installazione di telecamere poste nei punti focali della movida, e il potenziamento sia nel numero che nella durata del servizio dei vigili, la cui presenza, anche senza armi, già è sufficiente da sola a dissuadere i bulli”.

Sull’argomento è intervenuto anche il responsabile locale de “La Destra” Pino Cannavale che ha dichiarato: “Utilizzare le armi non è uno scherzo. Può essere fatto solo da chi si esercita, cosa che i vigili aversani non fanno. Allora, perché non schedare, contestando i reati del caso, i più facinorosi e vietare loro di frequentare Aversa (tanto vengono quasi tutti da fuori), come avviene per i tifosi esagitati in campo calcistico?”.

Intanto, sul piano più squisitamente istituzionale, dopo l’impegno profuso dal capogruppo consiliare di An Michele Galluccio per tentare di dare vita ad una riunione di tutte le forze dell’ordine presenti in città con l’obiettivo di coordinare gli sforzi, si registra una presa di posizione del sindaco azzurro Mimmo Ciaramella che ha dichiarato: “In seguito alle ultime note e tristi vicende degli ultimi fine settimana, legate alla cosiddetta ‘movida’, ho ritenuto opportuno chiedere al prefetto di Caserta, Ezio Monaco, di convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica”.

In merito al servizio di pattugliamento dei vigili dal venerdì alla domenica dalle 18 alle 24 lo stesso sindaco ha concluso: “Speriamo che questo servizio possa continuare anche in collaborazione con le forze dell’ordine. Continueremo a porre in essere sempre più provvedimenti al fine di raggiungere il nostro scopo per la tutela dei residenti e di chi vuole solo un sano divertimento, cominciando con il far rispettare l’orario di chiusura degli esercizi pubblici che sarà controllato da vigili in borghese. Non faremo sconti a nessuno: chi violerà le norme potrà anche vedersi chiudere il proprio esercizio per questioni di ordine pubblico”.

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